Miriam Tambone
Le mie esperienze con la vita.
Sono nata in una famiglia evangelica. Mio padre è pastore pentecostale
e, con mia madre, ha vissuto una vita da missionario cambiando più volte residenza.
Io, infatti, sono nata in Sardegna, a Quartu S. Elena, con mio fratello e altre
due sorelle, poi, quando ci siamo trasferiti nelle Puglie, è nata l’ultima
sorella, io avevo già 15 anni. Dunque una famiglia numerosa che i miei genitori
hanno saputo ben educare non solo dal punto di vista culturale e sociale, ma
anche da quello spirituale e morale. Non mi hanno insegnato liturgie e
preghiere, non mi hanno impartito regole e canoni da osservare né ho dovuto
seguire particolari cerimoniali per essere una meritevole cristiana. Sono
cresciuta con la consapevolezza dell’esistenza di un Dio pieno d’amore, che ci
ascolta quando ci rivolgiamo a Lui e ci esaudisce sempre. Dico consapevolezza,
perché, senza imparare a memoria un credo, ho vissuto, nella mia famiglia, la
realtà di tale esistenza: per tutte le cose bisognava ringraziarlo o chiedere
la Sua protezione.
Poi, nell’adolescenza, ho cominciato a riflettere su quanto, fino
allora, davo per scontato: se Dio era sempre pronto ad ascoltarci, ora dovevo
avere la prova della sua esistenza. Questa esperienza non tardò molto, infatti,
una sera in un campeggio estivo evangelico, dopo essermi divertita come al
solito in giochi, scherzi e svaghi con i miei amici, arrivata l’ora della
preghiera, proposi a Dio un aut – aut.
Dissi semplicemente, ma risolutamente: “ Signore, se è vero che finora mi hai
sempre ascoltato, perché tu esisti e non è tutta una suggestione, ora devo
poterti sentire io, altrimenti, sono grande abbastanza per credere ancora alle
favole!” Ero decisa in quello che stavo chiedendo: frequentavo il liceo e lo
studio mi aiutava ad essere razionale e logica, non riuscivo ad accettare come
vero ciò che non potevo dimostrare.
Ringrazio Dio che non solo Egli esiste, ma ci ama veramente accettandoci
così come siamo, anzi rispetta il nostro modo di pensare e la nostra meschina
razionalità. Infatti, non ricordo con precisione quanti minuti ho impiegato ad
esporre la mia proposta a Dio, ma ricordo che presto sono stata invasa da una
serenità e da una gioia indescrivibili: stavo vicina al mio Dio, non so
spiegare come, ma io Lo sentivo e non in un’estasi illusoria, era una realtà.
Infatti ero consapevole di ciò che stava accadendo e in piena coscienza ho
cominciato a lodare e ringraziare il mio Signore con un linguaggio che non era
più il mio ma uno più ricco di significati. Dio, immenso, si era compiaciuto di
dimostrarmi ciò che desideravo, riuscivo a comprendere ora il suo amore e a
credere che, grazie a Gesù il suo Figliolo, poteva accettarmi come una sua figlia.
Decisi, subito dopo quell’esperienza del battesimo nello Spirito Santo, di
battezzarmi in acqua, quindi ratificare un patto perenne con il mio Dio, perché
finalmente ero sicura di volerlo fare. Da allora il mio rapporto con Dio è
cambiato, c’è stata un’intesa tutta personale, se Lui mi conosceva bene,
anch’io mi sono sforzata di conoscere Lui, scoprendone ogni giorno nuovi
aspetti.
La mia vita, poi, è trascorsa serenamente: ho finito gli studi, mi sono
laureata in matematica, poi mi sono sposata con un ragazzo che aveva fatto da
non molto tempo un’analoga esperienza spirituale, ma che precedentemente era
stato cattolico e ora, grazie a Dio, è anche lui pastore. Ho avuto due
bellissime bambine e intanto ho studiato per vari Concorsi per conseguire l’abilitazione
all’insegnamento nelle Scuole Superiori.
Sarebbe inutile raccontare tutto questo, se non dicessi che intanto mi
accorgevo che il mio fisico cominciava a darmi qualche problema. Non avevo più
molta forza nelle gambe, infatti, non potevo accompagnare le bambine all’asilo
se non con la macchina, non potevo resistere troppo tempo con scarpe coi
tacchi, devo precisare che erano la mia passione non essendo alta, non potevo
fare passeggiate più lunghe di un centinaio di metri, mentre mi era sempre
piaciuto tanto camminare.
Dai primi accertamenti medici non si rilevava nessuna malattia, ma il
medico di famiglia insisteva perché, dopo aver consultato vari specialisti,
facessi anche una visita neurologica. Io non credevo, come tutti mi dicevano,
che lo stress mi avesse procurato un esaurimento nervoso, non mi sentivo
affaticata dal lavoro che non era, poi, così straordinario, come vedevano i
miei: due bambine piccole, e la seconda abbastanza vivace, delle supplenze in
scuole poco distanti dal mio paese e nel pomeriggio mi preparavo per l’esame
del Concorso. Mi decisi, comunque, a prenotare una visita dal neurologo, ma
chiesi al mio Dio di rendermi indifferente anche alla diagnosi più brutta,
almeno fino al giorno dell’esame.
Quando il dottore mi visitò, ebbe una visibile espressione preoccupata,
mi disse che poteva trattarsi di una infiammazione al midollo, ma la diagnosi
si sarebbe potuta definire solo dopo una risonanza magnetica. In quel momento,
stranamente, ma era quello che avevo chiesto a Dio, provai soddisfazione perché
il mio cervello non era toccato, al resto avrei pensato dopo, la mattina
seguente dovevo presentarmi agli esami orali e avevo bisogno di massima
concentrazione, infatti, ricordo che neanche con mio marito feci subito
commenti sul referto medico.
Grazie a Dio superai l’esame e l’anno successivo, sono stata nominata in
ruolo in un Istituto di Scuola Media Superiore, come docente di matematica, nel
1991, esattamente dieci anni dopo la laurea. Una tappa importante della mia
vita era stata raggiunta, ora dovevo capire il
problema che continuava a preoccuparmi.
Ricoverata al Policlinico di Bari, sono stata 15 giorni nel reparto II
Neurologia, e lì, dopo tutti gli accertamenti possibili, ho avuto la conferma
di cosa mi stesse succedendo: ero affetta da Sclerosi multipla in fase cronica progressiva. Il sospetto di
questo male l’avevo fin dall’inizio e, prima del ricovero, avevo letto tutto
ciò che avevo trovato a riguardo: come e quando colpisce, quali sono le cause e
le conseguenze e a che punto era la ricerca scientifica. In quel periodo, tra
l’altro, c’era stata l’assegnazione del premio Nobel a Rita Levi Montalcini ricercatrice proprio sulla Sclerosi multipla, che, però, continuava
ad essere un male inguaribile e per il quale “non si muore, ma non si vive”, come si leggeva su una locandina
dell’AISM. I dottori del reparto si meravigliavano della mia tranquillità,
nonostante dimostrassi consapevolezza e conoscenza della mia malattia. Devo
confessare che la mia tranquillità era piuttosto incredulità in ciò che i
medici mi stavano diagnosticando, secondo me certamente sbagliavano e anche mio
marito e i miei genitori ne erano convinti e mi confortavano assicurandomi che
prima o poi sarebbe tutto finito.
Ogni tanto, però, questa certezza o speranza, mi abbandonava e la realtà
del momento si ripresentava triste e crudele. Perché il mio Dio voleva vedermi
in quello stato? Cosa avrei potuto più
dire del Suo amore se voleva umiliarmi con un handicap? Ancora in ospedale,
lessi un brano della Bibbia, il Salmo 41: Beato
colui che si dà pensiero del povero! Nel giorno della sventura l’Eterno lo
libererà. L’Eterno lo guarderà e lo manterrà in vita….. lo sosterrà quando sarà
nel letto dell’infermità; tu trasformerai interamente il suo letto di malattia.
Era un conforto che il Signore mi rivolgeva. Tornai a casa con piena
fiducia e speranza in ciò che poteva ancora succedere, in fondo si erano
registrati diversi casi di regressione spontanea della malattia, dunque non
sarebbe stato strano guarire anche
subito.
Ma non è accaduto! Sono passati anni e le mie gambe sono diventate
sempre più deboli fino al punto di non riuscire a deambulare in modo sicuro e
autonomo: avevo bisogno del bastone. In tutti questi anni mio marito mi è stato
molto vicino essendo riuscito, forse prima di me, ad accettare la mia realtà.
Mi ripeteva: “Ti guarisca o no, il nostro Dio sarà l’unica speranza e forza per
continuare a vivere dignitosamente, non sei né la prima né l’ultima ad aver
bisogno di un bastone, vinci la vergogna!” Non è stato facile, ma a scuola,
dove insegnavo, dovevo pur potermi spostare da un’aula all’altra senza avere un
braccio fisico di sostegno!
Così, veramente arrabbiata per questa situazione, un giorno, sola a
casa, chiesi a Dio di farmi capire cosa dovessi fare, di dirmi qualcosa, di
spiegarmi il perché di questa umiliazione! Non volevo avere un crollo
psicologico, avevo bisogno di capire! Avevo creduto nel grande amore di Dio non
solo con il cuore, col sentimento, ma anche con la mente, con l’intelligenza,
pertanto esigevo da Lui una spiegazione a me comprensibile. Così, aprii la
Bibbia come chi aspetta una lettera di risposta ad una richiesta urgente
inviata.
Mi misi a leggere la Bibbia nel libro di Giobbe, perché vedevo in questo
personaggio un uomo con disgrazie sicuramente peggiori delle mie, ma molto
razionale e risoluto nel porsi a confronto con Dio, e volevo ricordarmi come
Dio rispondeva ad un uomo così brutalmente provato. Al capitolo 4°, però,
dovetti fermarmi, Dio si stava rivolgendo a me direttamente:
Se provassi a dirti una parola
ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattenere le parole? Ecco tu hai
insegnato a molti, hai fortificato le mani stanche, le tue parole hanno
rialzato chi stava cadendo, hai raffermato le ginocchia vacillanti; e ora che
il male piomba su te, tu ti lasci
abbattere, ora che è giunto fino a te, sei
tutto smarrito. Continuando a leggere, sentivo ancora il messaggio
diretto: No,
il cruccio non uccide che l’insensato e l’irritazione non fa morire che lo
stolto…. Perché la sventura non spunta dalla terra né il dolore germina dal
suolo, ma l’uomo nasce per soffrire come la favilla per volare in alto!…..
Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani; l’Onnipotente non ne fa nessun caso.
E tu, quando dici che non lo scorgi, la causa tua gli sta dinanzi; sappilo aspettare!
Ho, così, capito il valore che la vita può avere continuando a confidare
in Dio: vivere bene non vuol dire avere un corpo sano e vigoroso, ma essere
capaci di pensare, di progettare, di creare e di amare, con la consapevolezza
che è con queste capacità che Dio ci ha fatto a sua immagine.
Dio ha voluto rallentare le mie gambe per darmi più tempo per meditare e
studiare. Ho lavorato per preparare nuove attività tra i ragazzi e i giovani.
Ho iniziato a scrivere, difficile per un matematico, ma negli studi biblici non
serve la fantasia, solo il tempo di pregare e riflettere, e io ne ho molto di
più di prima! La gratificazione che ricevo ora da questi miei lavori è senza
dubbio superiore a quanto potessi pensare. E’ questo l’amore di Dio: Egli, che
ci conosce, fa in modo che la parte migliore di noi emerga, dobbiamo solo
riuscire a capire e a condividere i suoi metodi di addestramento, come, alla
fine, riuscì a fare anche Giobbe, perché non sono crudeli come possono
sembrarci!
In dieci anni di ruolo a scuola (per inciso, avevo altri dieci anni di
pre-ruolo), mi ero perfettamente integrata nell’ambiente del mio Istituto, con
compiti interessanti e di responsabilità, come fare l’orario dei professori e
collaborare in vari progetti di formazione per gli alunni. Ho goduto sempre di
particolare rispetto e simpatia da parte dei ragazzi, che si affezionavano
nonostante l’iniziale insofferenza per la disciplina, la benedetta matematica
che, anche se non amavano, riuscivano alla fine a comprendere. Quello che
maggiormente interessava i miei alunni erano le digressioni frequenti su
argomenti di morale, ma soprattutto di fede. I consigli sulla vita, sulla
verità e sui valori importanti li affascinavano, credo, non tanto per i loro
contenuti, quanto perché, dicevano, “si vede che lei ci crede!”
Per i miei colleghi, ero la mascotte; quando mi occupavo io
dell’organizzazione era sicuro che il progetto andava a buon fine. La cosa più
importante è stata il ridimensionamento del potere clericale dominante in
quella scuola. Il Preside è il commercialista del Vescovo e della Curia, i suoi
collaboratori sono uno sacerdote e l’altro diacono, ciò nonostante ho chiesto
ed ottenuto che, per rispetto delle minoranze non cattoliche presenti
nell’Istituto, non venisse fatto il precetto pasquale e la messa di Natale.
Grazie a Dio, oltre a questo, ho avuto la possibilità di parlare a tutti
dell’amore di Gesù, della sua compassione per le nostre bassezze, della sua
amicizia.
Nonostante il conforto della Parola di Dio “Non temere, io ti aiuto!”,
che spesso rileggevo in Isaia (41:13), le mie gambe hanno cominciato a dire
“basta”. Sono caduta molte volte a scuola, in corridoio, in sala professori, al
parcheggio e a volte in modo pericoloso. Quello che temevo, ora, con
dispiacere, accadeva: non potevo più camminare! Era arrivato il momento
tristemente atteso.
Ho iniziato una nuova serie di visite e accertamenti, questa volta a
Brescia da un dottore specialista presentatomi da una cara e simpatica sorella
che, purtroppo, ha lo stesso mio guaio. Sono stata ricoverata, a febbraio del
2001, per sperimentare un neuromodulatore vescicale, che, però, non ha dato i
risultati favorevoli attesi. Dall’analisi di sangue, mi avevano rilevato una
rara, ma avanzata infezione da borrelia, pericoloso batterio che attacca
proprio il sistema nervoso periferico. Per debellare tale infezione mi sono
sottoposta ad una pesante terapia di antibiotici per endovene, della durata di
un mese. Grazie a Dio di avermi provveduto due abili infermieri, mia sorella e
un amico-fratello, che, nonostante qualche problema, hanno saputo infondermi la
tranquillità necessaria. Debellata la borrelia, ho iniziato la terapia
con l’interferone, il nuovo farmaco che dovrebbe rallentare la degenerazione
della malattia. Per la somministrazione sottocutanea dell’interferone, grazie
al Signore, mio marito è stato un professionista, delicato, deciso e
competente. Purtroppo, e anche questo è molto raro, l’interferone non ha avuto
risultati positivi e la mia condizione non si è evoluta in meglio.
Dopo un anno di congedo per malattia, non ho risolto il mio problema.
Era invece arrivato il momento di fare un’altra grande esperienza: andare in
pensione. E’ stata una difficile decisione che sono riuscita a prendere, però,
con gioia. Ho inoltrato la domanda di pensione nell’ottobre del 2001, a
vent’anni dalla laurea, ma lasciare definitivamente il lavoro, l’insegnamento a
scuola, grazie a Dio, non mi ha rattristato. Era già pronto un altro lavoro da
fare, sicuramente nuovo ed entusiasmante: scrivere monografie di personaggi
biblici e collaborare, via internet, con un sito evangelico.
“Il Signore benedì gli ultimi giorni di Giobbe più dei primi”, gloria a
Dio, è vero anche per me!
Miriam Tambone
Corato, 7 agosto 2002
Testimonianza Antonio D'Azzeo
ANDRIA 08/07/2012
“SIGNORE mio, io ti ringrazio per la salvezza che tu mi hai dato, ti
ringrazio per questo dono che porto in grembo, ma…SIGNORE io ti prego fa che sia
un maschietto e se cosi è… lo dono nelle tue braccia, fai di lui ciò che vuoi,
ma soprattutto fa che sia un tuo servo!! Amen”
Preghiera di una Mamma… la mia…
Il
giorno 3 ottobre 1982 sono nato io… Antonio D’azzeo,
oggi ho
quasi 30 anni e ringrazio sempre per ciò che mia madre ha chiesto a DIO e per
la sua fede…
Leggendo
queste prime righe sicuramente vi starete già dicendo: “per lui è normale
parlare di DIO ha una mamma e una famiglia già credente…!!!”, NO, ti sbagli e
ti chiedo di dedicarmi qualche minuto per leggere ciò che DIO ha voluto fare
per me e sicuramente farà per te se ti abbandoni a LUI…
Io sono
nato in una famiglia di credenti evangelici pentecostali, i miei genitori hanno sempre parlato di GESU’
e sempre letto la sua parola “LA BIBBIA” sia a me che alle mie sorelle e ci
hanno portato sempre sia nelle riunioni di culto (messa, per farmi capire), sia
alla scuola domenicale (catechismo), insomma ci hanno educati a pregare e a
confidare in DIO perché lui può ogni cosa.
Grazie
ai miei genitori e la loro fede matura abbiamo sempre visto la mano di DIO
all’opera nella nostra casa, il SIGNORE giorno per giorno si mostrava nella mia
casa; nell’ottantasette mio papà si ammalò e di conseguenza perse il lavoro, immaginate 3 figli tra cui
la più grande aveva solo 15 anni e una moglie da sostenere. Mio papà dovette
ricoverarsi a Milano per un mese e lascio a voi qualche secondo d’immaginazione…sicuramente
chiunque andrebbe in tilt. Lasciare i propri figli (piccoli) a 850 km di
distanza, mentre ti ricoverano col rischio di doverti operare e rimanere in
condizioni disagiate, si perché mio papà aveva 3 ernie alla spina dorsale in
una posizione molto scomoda da operare, (parlo del 1987) gli dissero che poteva rimanere sulla sedia a
rotelle…ma qui abbiamo visto la mano di DIO su papà e sulla mia casa. Ricordo
che i miei genitori pregavano e piangevano, ma DIO accolse le loro suppliche, passò
del tempo di cura e di osservazione e dopo tante analisi i dottori non l’operarono
più perché il caso, le ernie, non erano
più da operare e il SIGNORE operò. Mio papà rientrò, ma la situazione familiare
era ancora umanamente critica, lui era senza lavoro, ma anche in questo il
SIGNORE interveniva, ci provvedeva ciò di cui avevamo bisogno, a LUI sia lode e
gloria!!!
Questo
che vi ho raccontato è solo un piccolo miracolo per mostrarvi come ho vissuto,
la fede che mi veniva insegnata e di come la mia famiglia è preziosa a DIO, ma
nonostante tutto io ho dovuto fare esperienze più forti e pesanti per
riconoscere DIO come vero mio personale SALVATORE…si, perché non la fede dei
miei genitori o delle mie sorelle mi poteva donare la salvezza; ognuno di noi
deve rinunciare a se stesso e inginocchiarsi d’innanzi all’ETERNO per essere
salvato.
Ormai
erano passati anni da quello che vi ho raccontato ed io iniziavo ad andare in chiesa solo per
accontentare i miei genitori, ma non vedevo l’ora di scappare da quel luogo e
uscire per andarmi a divertire con i miei amici, parlo della mia adolescenza, iniziai a
tralasciare, giorno dopo giorno, la preghiera e la Bibbia fino ad abbandonarla
e dedicarmi alle amicizie mondane, iniziando a far soffrire i miei genitori.
All’età
di 13 anni iniziai a fumare, ero
diventato testardo e dovevo fare tutto ciò che mi passava nella mente,
iniziai a frequentare la scuola superiore(SANTARELLA BARI che di santo non
aveva proprio nulla).
Li
incontrai nuove e cattive amicizie e mi ambientai molto bene, ero ragazzino ma
iniziai a sentirmi un ometto (di cartone), iniziai a scoprire diversi
divertimenti che il mondo offriva e perché lo facevano tutti ed io ero tra i
tutti lo facevo anch’io. Iniziai a scoprire alcool, spinelli, furti e minacce a
prof e non solo, oggi si direbbe che avrei fatto parte di una baby gang, insomma
avevo preso tutt’altra strada da quello che m’insegnavano i miei e ogni
giorno che passava davo sempre dei dispiaceri alla mia famiglia. Loro sapevano
che andavo a scuola invece io preferivo fare tutt’altro, per la cronaca e per amor mio e dei miei,
decisi di prendere una decisione abbastanza importante e difficile, era arrivato il momento che io dovevo dare un
secco “SI o NO” a tutti i miei amici e se avessi detto si ad alcune situazioni
e proposte non credo che sarei stato ancora
qui, credetemi, su di me c’era qualcuno
che nonostante tutti i miei errori mi amava e mi aspettava. Decisi cosi di
parlare coi miei genitori dichiarando loro una cosa molto
difficile per gli adolescenti ”FALLIMENTO”. Si, ricordo che fui molto schietto
dicendo di farmi ritirare da scuola, tanto non studiavo, non ci andavo e per 4
anni ero stato bocciato; immaginate, ragazzi, andare dai propri genitori e
raccontare tutto, immaginate, genitori, arriva vostro figlio e vi racconta di
tutto e di più, come e cosa avresti fatto? Sicuramente avreste dato qualche
schiaffetto o qualcosa in più, bè in fin dei conti ricevetti anch’io da mio
papà l’ insegnamento che meritavo…GIUSTAMENTE, perché ciò insegna a crescere.
Dopo un po’ mi ritirai dalla scuola e mio padre mi
mandò a lavorare in una “cava di marmi” io accettai e andai. Ma vedevo il suo
volto e cuore spezzato dal dolore che gli avevo procurato, avevo solo 16
anni. Ora mi sentivo un ragazzo libero
da amicizie e situazioni non belle, lavoravo, ma il mio cuore era sempre buio
perché la luce di DIO non era completamente entrata in me, frequentavo campeggi (colonie) evangelici dove
ogni volta che andavo il SIGNORE si manifestava e cercava di farmi aprire
completamente il cuore a lui…ma a mio discapito era e rimaneva solo
un’esperienza bella.
Lasciai
questo lavoro e iniziai a lavorare in un supermercato come salumiere e da li è iniziato un sogno
nella mia vita aprire un punto vendita tutto mio; passavano gli anni e quel
ragazzino cattivo era sparito, ma pensavo sempre a divertirmi, uscire e stare
libero da ogni pensiero. Dopo il servizio militare ho avuto altre esperienze
lavorative ma non riuscivo a dimenticare il mio sogno e la mia passione: “il banco
salumi”. Così rientrai in un altro supermercato e li trovai pace, tutto questo
sembra bello, non entro nei particolari di tutte le mie serate
in discoteca o nei pub. Si, ero molto lontano da DIO anche se andavo in chiesa,
ma era solo una copertura, però, posso assicurarvi che nei momenti difficili
quando mi capitava un incidente o altre situazioni che nessuno poteva risolvere
il mio grido andavo a LUI e non ho mai visto un suo rifiuto, perché? Perché il
SIGNORE mi aveva scelto e aveva già risposto alla preghiera di mia madre anche
se non si vedeva assolutamente nulla; si ogni volta che tu preghi ed è la sua
volontà lui ti risponde ma avvolte per vedere la risposta devi aver pazienza
e fede che arrivi il momento giusto. Questo
è ciò che succedeva ai miei, erano sicuri che un giorno avrei ARRESO il mio
cuore al SIGNORE…
Il tempo e gli anni passavano e facevo dei
piccolissimi ma piccolissimi passi verso GESU’, ricominciai a leggere la BIBBIA
e pregare, ma nulla di serio…perché mi piaceva sempre divertirmi, continuavo a fare ciò che volevo anche se sapevo che al
SIGNORE NON PIACEVA!!! Arrivò il giorno che decisi di battezzarmi in acqua,
come simbolo d’accettare Gesù come personale salvatore, ma aimè questa fu una
decisione affrettata, perché nonostante dichiarai di servirlo ed onorarlo ero
sempre con un piede fuori (nel peccato).
Sono
passati degli anni e dopo tante esperienze belle, brutte,
emozionanti, deludenti e quando la mia vita si stava distruggendo
andando verso un inizio d’anoressia e di solitudine, il SIGNORE decide di
iniziare a mettere la sua mano cambiando le carte in tavola.
Era il
20 luglio 2005 il giorno in cui il Signore mi diede un dono, la sua figliuola,
la mia principessa (fidanzata) e da quel momento la mia vita prese ancora un
altro svincolo…ero molto felice, avevo un lavoro che mi permetteva di uscire
per divertimenti vari ma soprattutto per poter fare tanti regali alla mia
CLARISSA, ma tra tutta questa felicità mancava sempre nel mio cuore l’amore e
la bontà di DIO!!
Passarono giorni
e mesi e la nostra storia iniziava ad avere problemi, litigi e
discussioni varie, anche se noi ci amavamo alla follia, ma credetemi in quello
che sto per dirvi…c’era qualcuno che non voleva che io stessi con lei (amici
parenti ecc..), ma non solo, si, c’era qualcuno che non voleva che il
meraviglioso piano di DIO si realizzasse per noi, in fin dei conti c’era una
guerra aperta tra DIO e SATANA… vi chiedere come, in che senso? Ora vi
spiego…innanzitutto sappiate che quando qualcuno prega per voi o intercede per
voi il Signore ascolta queste preghiere e inizia a proteggervi e v’inserisce
nel suo piano, ma SATANA che è il principe di questa terra, del male, farà di
tutto per bloccare ciò che tu puoi essere per DIO!!! E’ questo che capitava a
noi, Clary pregava, intercedeva per me, invece io non volevo ascoltarla
continuavo a disobbedire a lei e a DIO, nonostante
nel gennaio 2007 in una preghiera tra giovani, il SIGNORE mi battezzò col suo
Santo Spirito, anche questo non fece completamente arrendere il mio cuore a
DIO!!! La mia vita continuava, i miei vizzi pure (sigaretta e divertimento) e
anche i litigi con Clary (eravamo due
punti opposti), ma per DIO non era cosi, perché Lui compie ogni cosa perfetta.
Il mio sogno si realizzò, nel Dicembre 2007, aprì la mia “GASTRONOMIA” woo, woo,
avevo appena 24 anni e mi sentivo veramente realizzato, orgoglioso, vanaglorioso
perché il mio sguardo era rivolto solo ed esclusivamente al successo umano, tutto
procedeva bene, l’attività e il mio saper fare iniziava a darmi soddisfazioni,
ma il mio rapporto con Clarissa peggiorava, si litigava più spesso perché io
impedivo alla mia ragazza di andare in chiesa perché doveva lavorare con me per
il nostro futuro, insomma era passato il momento della cattiveria adolescenziale,
ero ormai più maturo, avevo già ricevuto qualcosa d’importante da DIO, ma non
avevo capito ancora nulla…si io mi ringraziavo e ringraziavo la mia famiglia
per dove ero arrivato…ma non capivo chi si meritava tutto il mio ringraziamento…Il
mio ringraziamento doveva andare a DIO, si, lui vuole che noi lo mettiamo al
primo posto, prima di ogni altra cosa…ma questo sentimento e pensiero erano ben
lontani dal mio modo di vedere e pensare… ma la bibbia c’insegna e DIO ci dice
questo :
“ Infatti io so i pensieri che medito per voi,
pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi
m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò”(Geremia 29 :11, 12)
In base
a questo versetto e parole di DIO vi spiego cosa è successo…
Nel
febbraio 2009 il SIGNORE mi dette un’opportunità di conoscerlo meglio, di
vedere e riconoscere la sua potenza, non so se hai mai letto la “BIBBIA”, ma è
scritto e ci sono diversi esempi che DIO invia i suoi angeli, servitori,
profeti (cioè portavoce di DIO, rivestiti della sua autorità e del suo Spirito
per comunicare la sua volontà agli uomini per
denunziare il peccato e richiamare al pentimento) questo è ciò che Dio
mi mandò. Non ti sto raccontando favole ma è la verità, DIO ti cerca e vuole che
tu ti lasci e ti arrendi nelle sue mani, ricorda una cosa : “SE TU SEI NEL SUO
PIANO LUI TI CERCHERA’, E TU NON PUOI SCAPPARE”
Ritornando
alla mia opportunità, come dicevo in quel periodo i miei suoceri invitarono per
un po’ di tempo nella loro casa una profetessa, una donna che serviva il
SIGNORE con tutta la sua vita e la sua forza e tramite lei il SIGNORE iniziò a
parlarmi, voleva correggermi ma soprattutto voleva che io mi arrendessi.
Lei
pregava per me, ogni sera veniva nel mio punto vendita, pregava e profetizzava (mi
dava la parola di Dio). Avvolte, quasi sempre, mi dava dei comandi da parte di
DIO, dei compiti che io dovevo fare, ma anche in questo io non mi sottomettevo,
ma continuavo a disubbidire. DIO è AMORE non dimenticatelo mai!!! Anche su quello
che vi sto raccontando.
Immagina
o pensa, se tuo padre ti dà un compito da fare, un lavoro, tu gli ubbidisci? Se
tu fai qualcosa che a lui piace come si comporta? Lui è fiero di te vero? Ora
invece immagina il contrario, cioè non ubbidisci, o fai qualcosa che a lui non
piace, come si comporta con te? Lui è
sempre fiero di te, ma ti corregge, forse con una piccola punizione, ad esempio
ti fa passare il sabato sera in casa, ti toglie la cosa a cui tu tieni di più,
tipo bici, play station… ti è mai capitato? Papà, l’avete mai fatto? Ma l’amore
non si cancella mai, nessun errore può cancellare questo immenso sentimento,
“amore”….
Io ho disubbidito
a tutto ciò che DIO mi aveva detto tramite “HELENE” (la profetessa).
Dopo un
po’ di mesi, tutto ad un tratto, la mia
attività prese una discesa ripida, iniziò ad atterrare, cioè tutto era
cambiato, non riuscivo più a coprire le mie spese, iniziavo a perdere i miei
clienti e perché? Non perché DIO mi odiasse, Lui aveva un piano meraviglioso
per me, che lui doveva portare a compimento e doveva rispondere alle preghiere
di mia madre e della mia ragazza… Vi sembrerà strano quello che sto per dirvi
ma ricordate il verso di Geremia? Ancora la parola di DIO c’insegna e voglio
sottolineare che questo è anche per te…
”che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a
compimento fino al giorno di Cristo Gesù.”(filippesi 1:6)
Si vi
sembrerà strano, ma dopo un po’, e precisamente ad ottobre, fui costretto a
chiudere la mia attività, un colpo per me e per tutti coloro che mi
circondavano. A questo punto, anziché rivolgermi a DIO, iniziai ad arrabbiarmi
con LUI, ecco un altro dispiacere per i miei genitori, ecco un altro fallimento.
Non comprendevo che bastava solo gridare a lui in un modo diverso, cioè quello
di dipendere da lui , non lo capivo e non lo volevo capire, mi arrabbiavo e
iniziai a vedere cosa fosse per me la disperazione. Non volevo neanche più
incontrare il mio AMORE, la mia PRINCIPESSA. Ancora una volta SATANA, che è
molto pratico in questo, mi sottolineava di tutto e di più contro DIO,
facendomi quasi rinnegare quello che avevo ricevuto fino ad allora, anche se
non comprendevo, il SIGNORE mi aveva donato già tanto.
Ma proprio quando tutto sembra finito e tu sei
sconfitto e le tue forze sono finite e non sai più cosa fare DIO è VICINO A TE
Interviene e ti consola!!! Ricordo che ero in chiesa e mentre il predicatore
ospite predicava la parola del SIGNORE gli uscirono queste parole : “se sei in difficoltà arrenderti a DIO, se
hai sbagliato con lui non preoccuparti lui oggi ti perdona, ti ha già perdonato
e ti dice metti me al primo posto e riprovaci io ti do un’altra opportunità”
woo, woo, ALLELUIA!!! Mi girai e dietro al mio posto c’erano i miei
genitori e subito mia madre mi disse: “hai sentito? Riprovaci!!” Fu per me una
parola d’incoraggiamento… Ricordo che da quella sera iniziai a rivolgermi a DIO
con timore, iniziai a pregare così: “ DIO se veramente ci sei e mi ami aiutami,
dammi una via d’uscita da questa situazione ti prego”. Si iniziai ad abbassare l’orgoglio nei suoi
confronti ma c’era ancora tanto da cambiare nella mia vita, tipo il vizio della
sigaretta che continuava nonostante le lotte con tutti.
Ritornando
alla mia preghiera, ricordo che subito Dio mi rispose, aspettava proprio che io
gridassi a lui; infatti una sera come tante (nervoso e arrabbiato), mia sorella
m’invitò a fare un giro in macchina e mentre passeggiavamo nelle vie di Trani, vedemmo
un locale o meglio una saracinesca chiusa col cartello “affittasi”. In automatico,
prendemmo il numero del cellulare e lo chiamammo prendendo appuntamento per il
giorno dopo, per vedere il locale. Intanto la sera pregai DIO e gli chiesi semplicemente: “guidami tu,
perché io non so!!”. Arrivò il giorno dopo e andai a vedere il locale con mio
padre e mio suocero. A loro non piacque, ma io ebbi subito la certezza che era
quello il mio nuovo locale, ebbi una visione. Si, perché DIO parla anche
tramite visioni e sogni (Gioele 2: 28) e io vidi già tutta la sistemazione del
mio punto vendita. Beh, salto qualche particolare altrimenti ti annoieresti.
Affittai
il locale e rinacque in me la gioia di vivere la fiducia, ma iniziava anche
l’amore per DIO, ricordo che prima d’iniziare i lavori di pittura e di ristrutturazione
io andai nel mio locale vuoto e per la
prima volta nella mia vita m’inginocchiai e piansi, gridai e pregai DIO dicendo questo: “SIGNORE perdonami di tutto e per tutto, ora ti prego di benedire
questo locale e di benedire la mia vita, SIGNORE tu conosci i progetti della
mia vita, portali a compimento, fai di me quello che vuoi…amen”
DIO MI ASCOLTO’….. t’invito a continuare a leggere, non annoiarti perché ora arriva
il meglio…
La mia
gastronomia fu pronta in 15 giorni, aprii subito, era dicembre 2009, lo stesso
periodo del primo, ricordi? Ma con una enorme differenza…arrivavo 2 ore prima
dell’apertura al pubblico per pregare e leggere la bibbia, avevo consacrato il
mio negozio a DIO, non m’interessava più il lato materiale. ERO FELICISSIMO ma
ora la mia vita stava cambiando stavo conoscendo DIO in tutti i suoi movimenti,
con tutto il suo AMORE…STAVO CAMBIANDO giorno per giorno, al punto che iniziai
a sentire la voce dell’ETERNO che mi parlava e mi fortificava. Woo, ero finalmente
un uomo nuovo, tutto stava migliorando e soprattutto il rapporto con il mio
tesoruccio, con la mia principessa, stavamo vivendo giorni meravigliosi, stavo
capendo ciò che DIO è. Nello scrivere sento la sua presenza che mi avvolge e mi
sto emozionando perché DIO è MERAVIGLIOSO, t’invito se non lo conosci a gridare
a Lui e vedrai cosa è capace di fare!
Una
mattina come al solito iniziai a pregare e la presenza di DIO scese su di me, mi
parlò in una maniera potente dicendomi di avere fede e di ubbidire in Lui
sempre. In quell’istante mi sentivo una formica un piccolo insetto (e chi mi
conosce e conosce la mia statura, riderebbe), mi gettai a faccia a terra (il
mio negozio non era aperto ancora al pubblico) e dissi: “SIGNORE sia fatta la tua volontà”. Ricordo che dopo iniziai a pregare e cantare
in lingue, alleluia gloria a DIO!! IL mio NEGOZIO andava, la mia vita
migliorava giorno per giorno, il SIGNORE si manifestava giorno per giorno con
segni prodigi e miracoli, il primo?
Dimenticai cosa significasse la sigaretta!!! Chi fuma mi capisce…una
sera la mia CLARY mi disse: “Amore, sai una cosa? E’ da 4 giorni che non tocchi
sigarette, non fumi e non le compri!!!” Io non me ne ero accorto, dopo 15 anni
di vizio, il SIGNORE mi aveva liberato ed io neanche me ne ero accorto!! Amen…ci
credi? DIO è potente, può fare ogni cosa se tu credi e ti arrendi a Lui, in
questo istante se hai fede e hai bisogno di un miracolo grida a DIO e nel nome
di Gesù Lui interverrà, si nel nome di Gesù c’è salvezza e liberazione, in
nessun altro, Gesù è morto per me e per te sulla croce e nessun’altro...
la
bibbia c’insegna:
“Giovanni 3:16: Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha
dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma
abbia vita eterna.”
La mia
vita cambiava ogni giorno, il SIGNORE mi parlava ogni mattina voleva la mia
ubbidienza. Non riesco a scrivere tutto ciò che ha fatto per me, ma devo
sottolineare alcuni momenti…una mattina mentre ero in preghiera il signore mi
parlò dicendomi “FIGLIO APRI LA BIBBIA IN GEREMIA 1” ed io subito contento ed
emozionato ma soprattutto ripieno di Spirito Santo e della sua potenza aprii la
mia bibbia in Geremia 1 e i miei occhi andarono al versetto 4 e il SIGNORE mi
disse: “ecco leggi questo è il mio piano per te”…io ricordo che piansi di
gioia…
”La
parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Prima che io ti avessi formato nel grembo di
tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho
consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». Io risposi: «Ahimè, Signore, DIO, io non so
parlare, perché non sono che un ragazzo». Ma il SIGNORE mi disse: «Non dire: "Sono
un ragazzo", perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai
tutto quello che io ti comanderò. Non li
temere, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE…”
Non
immaginate come mi sentivo…ma sapevo che la preghiera di mia madre aveva avuto risposta
ma soprattutto iniziava l’opera, il SIGNORE mi aveva chiamato a servirlo, con
questa chiamata nel cuore la mia vita è cambiata il mio sguardo era su di lui
giorno e notte e più ubbidivo e più vedevo la gloria di DIO…
Cari,
voglio condividere ancora altre 3 esperienze emozionanti e vissute, mi auguro e
prego DIO che possano essere d’edificazione per voi…
La prima. Una
mattina il SIGNORE parlò ancora con una voce molto dolce e amorevole, come un
papà e mi disse: ‘’Antonio tu credi che io posso fare ogni cosa?’’ Ed io: “certo
Signore tu sei l’onnipotente” e LUI subito mi disse: “chiama tua madre, tua
sorella e tua cugina falle venire qui perché io voglio battezzarle nello Spirito
Santo, Io voglio dare loro il dono delle nuove lingue.” Ed io: “amen alleluia”,
però poi mi dicevo: “SIGNORE tu vuoi che io preghi per loro?’’ E Lui: “si io lo
voglio”; vi sembrerà impossibile ma io t’invito a credere perché DIO non è
morto ma è vivente e, se tu lo permetti, farà cose stupende anche per te.
Comunque
quella mattina chiamai loro e le feci
venire al mio negozio e dissi loro che volevo semplicemente pregare per loro. Chiusi
il mio negozio, erano le 10 del mattino, non m’interessava nulla volevo solo
ubbidire al comando che DIO mi aveva dato e iniziammo a pregare; non passarono
tanti minuti e subito io pregai dicendo: “SIGNORE io sono un tuo servo fai
quello che tu hai detto e in quell’istante scese la potenza dello Spirito Santo
e iniziarono a parlare in nuove lingue e ricevettero il dono del battesimo
dello spirito santo… E’ scritto in Matteo 18:20 “Poiché dove due o tre sono
riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».” E quella
mattina ce lo dimostrò.
La seconda. Ricordo
era un sabato mattina e dovevo pagare l’affitto del locale, quella mattina non
avevo neanche la metà della somma pattuita, cioè non avevo soldi. Mi rivolsi a
DIO dicendo: “SIGNORE, provvedi perché tu sei il mio redentore”. Questo era successo
alle ore 8:00 della mattina, quando in cassa avevo appena € 15,00 e a me servivano € 400,00. La mattinata
passava ed io, entro le ore 13:00, dovevo pagare il mensile, non mi vergogno di
dirvi che ero quasi deluso, perché quel giorno non entrava e non veniva nessuno
a spendere. Iniziai a disperarmi e iniziò a scendermi qualche lacrima, erano le
ore 11:30, e il SIGNORE in quell’istante mi chiese: “perché piangi? io non ti
lascerò nella disperazione”. Arrivarono le ore 11:45, il tempo di asciugarmi le
lacrime ed il mio negozio si riempì di gente, persone che non avevo mai visto
prima; l’ultimo cliente uscì dal mio negozio alle ore 12:50. Io non sapevo da
dove venivano tutti loro, sta di fatto che alle ore 13.00 in punto arrivò il proprietario
del locale ed io dimenticai che non avevo soldi, dimenticai la paura, ma andai
direttamente verso la cassa e presi l’incasso. Sapete quanti soldi erano? €
415,00, il SIGNORE mandò i suoi angeli e provvide al pagamento. Gloria al suo
nome!!! Sono cose vere, io sono vivente. Dio opera e se tu vuoi lui opererà
anche su di te, lascia che la sua mano si distenda.
La terza. Era
maggio 2010, ogni mattina la stessa situazione pregavo e leggevo e DIO mi
rispondeva e benediceva, ma, un giorno il SIGNORE mi chiamò di nuovo in una
voce dolce e soave ma molto autoritaria io sapevo che quella mattina il SIGNORE
voleva da me qualcosa d’importante, un’ubbidienza diremmo esagerata…si mi
parlò, dicendomi:
“che era giunta l’ora di servirlo con
tutta la mia vita e le mie forze dicendomi se ero pronto, io risposi SIGNORE
sia fatta la tua volontà…è il SIGNORE ancora da oggi, da questo momento inizia a donare tutto ciò
che hai nel tuo negozio, ci sono famiglie che hanno bisogno di cibo e del tuo
aiuto, sei pronto? Dona tutto dagli alimenti agli attrezzi, perché devi
servirmi, non temere le avversità io sono con te!!”
Cosa
avreste fatto? Io ricordo che piangevo ma non sapevo il perché…piangevo e mi
scendevano lacrime…ma vi assicuro che non ero turbato anzi…iniziai a cantare un
coro di un inno che faceva “oh mio cuor calmo sta, sta al sereno, al sicuro in GESU’!!” questo era il mio
sentimento ero sicuro di quello che mi stava succedendo, il SIGNORE mi stava
chiamando a servirlo e iniziai ad aprire la parola di DIO, la “BIBBIA”, e
mentre pregavo e cantavo dicevo: “ora se tu sei colui che mi ha chiamato, il
mio Re dei re, conferma la mia chiamata”….aprivo la bibbia cosi senza sapere
cosa leggere e….
“Genesi
12:1-4
Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo
paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti
mostrerò; io farò di te una grande
nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di
benedizione. Benedirò quelli che ti
benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le
famiglie della terra».
Abramo
partì, come il SIGNORE gli aveva detto”
Geremia
7:23
"Ascoltate
la mia voce; sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte
le vie che io vi prescrivo affinché siate felici".
Geremia
31:16
Così
parla il SIGNORE: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare
lacrime;
poiché
l'opera tua sarà ricompensata»
“Matteo
10:37-39
Chi ama padre o madre più di me, non è degno
di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non viene
dietro a me, non è degno di me. Chi avrà
trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia,
la troverà.”
Questi
sono alcuni versi biblici che il SIGNORE mi dava, in poche parole il SIGNORE mi
aveva già dato un comando e me lo confermò come io chiedevo…e non ho rifiutato,
cari è stato veramente un passo di
FEDE!!
Da quel
momento, dal mio “SI”, ho visto la mano di DIO a l’opera, ho fatto tutto ciò
che voleva: ho “DONATO TUTTO”, ma non ero triste, anzi ho avuto modo di parlare
come sto facendo in questo momento a tante persone, amici ,parenti e
soprattutto clienti…e non ti nascondo che parecchi mi hanno definito un
PAZZO…ed io sì, sono “PAZZO DEL MIO DIO”
Ti do un
consiglio…il Signore ti ama e vuole che tu lo ami…non indurire il tuo cuore se
senti la sua voce “UBBIDISCI” e vedrai la sua mano su di te sempre…non temere
cosa possono dire le persone che ti circondano tu non devi piacere a loro ma a
DIO…sicuramente non dovrai fare le mie stesse esperienze, ma sono sicuro che il
SIGNORE ha in riservo altre più potenti, perché sei un suo FIGLIO e LUI vuole
compire la sua OPERA!!
A giugno
2010, in un mese ho donato tutto, non avevo più un’attività più un lavoro più
uno stipendio, una macchina insomma il SIGNORE ha stravolto la mia vita, togliendomi tutto per
essere libero in LUI…ma avevo la pace e la serenità e sicurezza dell’ETERNO!!
Ora servo DIO con tutto il mio tempo e la mia vita, sono nel deserto di
formazione, si perché il SIGNORE giorno per giorno ci modifica e ci modella
come a lui piace. Mi ha dato grazia di appartenere ad un gruppo d’intercessione,
la mia casa è diventata un luogo di preghiera dove il SIGNORE ci sta
benedicendo grandemente e nuove anime si stanno avvicinando a LUI, accettando
la sua volontà. Il Signore non viene mai meno, non ti nascondo che momenti bui
arrivano, il tentatore (satana) è sempre all’agguato per distoglierti
dall’amore di DIO, ma ricorda che se tu sei in Cristo nessuno può toccarti e
cosi succede anche per me, mi provvede
ogni cosa di cui ho bisogno ed io so che questo è solo l’inizio perché DIO ha
preparato qualcosa di grande per me…
Ti
ringrazio per il tempo che hai perso a
leggere qualche passo della mia vita, spero che le mie parole ti siano
d’incoraggiamento, ma soprattutto che lo Spirito Santo ha potuto visitarti, credi
in lui e servilo, abbandona la tua vita, non temere i tuoi vizi, difetti, mancanze…GESU’
ti ha già riscattato e perdonato, ti sta
aspettando…se tu fratello hai ricevuto una chiamata da DIO, non rifiutarla
anche se è difficile non temere, anche se dovrai lasciare il tuo paese la tua
casa, il tuo lavoro… Lui ti sosterrà ,aiuterà e benedirà…accetta la sua volontà…rispondigli
“SI”…”SEGUILO”!!
“Signore
ti prego per ogni lettore, per tutti coloro che leggeranno questo scritto,
padre visita i loro cuori, parla a loro e fa scendere la tua unzione,
aumentagli la fede, Padre usati di ognuno e sia fatta non la mia… ma la TUA
VOLONTA’…Amen”
Isaia 12:2
Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla;
poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico;
egli è
stato la mia salvezza».
Antonio D’azzeo
Testimonianza dina
presentazione
Mi
chiamo Dina, fino a due anni fa sono stata una fervente cattolica.
Spesso,
però, con mia cognata ci confrontavamo
riguardo alle usanze della Chiesa cattolica, alle immagini, alle statue, alle
processioni, alle preghiere recitate e così via. Mia cognata mi diceva: "Apri
la Bibbia e leggi, vedrai che non è così, il Signore vuole essere pregato e
lodato spontaneamente. Non dice il Signore, quando preghi chiudi la porta della
tua camera e rivolgi la preghiera al Padre tuo che nel segreto di ricompenserà?"
Io
non capivo e continuato a fare sempre gli stessi errori, sì, leggevo la Bibbia,
specialmente il vecchio testamento, ma non capivo niente e andavo in
confusione. Perché, andando alle catechesi, alla messa domenicale, alle varie
celebrazioni, novene e rosari, non corrispondevano alla parola di Dio. Mi
chiedevo: “Possibile che i sacerdoti, teologi e istruita, sono tutti ciechi e
non comprendono?”
Vi
devo dire che quando andavo a messa mi rendevo conto che entravo vuota e uscivo
ancora più vuota. La parola di Dio e la preghiera non corrispondevano a quella
usanza e dicevo: “Signore perché? Io non voglio che la mia presenza qui sia una
perdita di tempo.”
E
quindi incominciai a rivolgermi al Signore direttamente senza mettermi più
dinanzi a immagini o statue e a chiedere al Signore di farmi conoscere la
verità. In fondo nel mio cuore c'è sempre stata la ricerca di Dio ed ero
convinta che frequentando e collaborando sempre con la mia parrocchia ero a
posto con la coscienza.
Conversione
Mia
cognata mi ha dato una parola profetica per mia nipote, mia madre e mia figlia.
Allora con insistenza ho chiesto al Signore di liberare i miei occhi e di farmi
capire cosa dovevo fare per essere una sua serva fedele. Così aprì a caso la
Bibbia e il Signore mi fece leggere i Isaia 44 dove si parla degli idoli. Fra me
dissi: “Va beh, è capitato.” Chiusi la Bibbia, la riaprii di nuovo e un altro
passo di parlava degli idoli. Questo è successo per ben quattro o cinque volte,
poi il Signore mi fece leggere in Geremia 7:10. Allora pregai il Signore
dicendo: “Signore, cosa devo fare?” Il Signore mi mise in cuore che il mio
cuore non doveva essere legato a idoli muti, ma dovevo essere libera per poter
conoscere e amare il Risorto, e capire la sua parola.
Decisi,
allora, di togliere dalla mia casa tutte le immagini, statuine e coroncine,
buttai persino un rosario di oro che portavo al dito; sì, perché in cambio
Gesù, che è una persona e vuole essere in comunione con noi ed è più prezioso
dell'oro, è entrato nel mio cuore. Da quel giorno per ogni cosa che dovevo fare
mi mettevo in preghiera e chiedevo al Lui di guidarmi.
In
casa era rimasto il crocifisso. Un giorno, dopo la preghiera, guidata dal
Signore staccai la statuina dalla croce e la buttai dicendo: "Gesù, tu per
me sei risorto, ti ringrazio per aver dato la vita per me, e adesso tu sei nel
mio cuore e ti posso parlare quando voglio, e tu nel mio cuore parli e mi guidi."
Quel
giorno dimenticai di buttare la spazzatura e nella notte il tentatore di assalì
dicendomi di andare a prendere quella statuina dalla spazzatura e di riattaccarla
alla croce. Io invocavo il Signore e in cuor mio mi rifiutato di farlo. Allora
il maligno mi diceva che ero una donna finita, che avrei perso mio marito il
giorno dopo e che mio figlio quella notte non sarebbe più tornato vivo dal
lavoro. Con l'aiuto del Signore Gesù Cristo, che è vivo ed è vicino a noi più
di quanto crediamo, ho superato quella notte, la mia famiglia sta bene e io
porto la gioia di Cristo Gesù nel mio cuore.
Dopo
queste cose io ho continuato ad andare in chiesa, ma non riuscivo più a
recitare alcune preghiere perché il mio cuore appartiene solo a Gesù. Così una
domenica prima di andare in chiesa, in preghiera chiesi al Signore di parlarmi
attraverso il mio parroco. Quel giorno il sacerdote fece una omelia
bellissima, era come se Gesù in quel momento mi ripeteva ancora che devi venire
a me senza alcun mezzo e che l'unico mediatore fra me e Dio è Gesù. Quindi ogni
cosa che noi chiediamo a Dio dobbiamo farlo per mezzo di Gesù e ogni cosa che
riceviamo dobbiamo rendere grazie a lui, anche nelle sofferenze e nelle
tribolazioni dobbiamo ringraziarlo, perché attraverso quelle Gesù ci corregge e
ci dona salvezza.
Dopo
la messa e dopo quelle bellissime parole, il sacerdote invitò chi collaborava a
organizzare la festa dei santi medici e ad andare nel salone per decidere il da
farsi. Io mi rifiutai perché avevo accettato Gesù nel mio cuore, volevo servire
solo lui e quella omelia mi aveva confermato ciò che dovevano fare: non dovevo
più servire le statue, portarle in processione e rivolgermi a loro in
preghiera.
Da
allora non ho più frequentato la mia parrocchia, ma con i miei fratelli
cattolici sento un affetto particolare, ci sono tante iniziative belle, ma
quelle che non corrispondono alla parola di Dio io non voglio più farle.
Perciò
il Signore mi mette in cuore di pregare per la Chiesa universale, il Signore
non ha una religione, il nostro cuore e il nostro corpo possono essere il
Tempio dello spirito Santo se lo lasciamo entrare e chiediamo a lui la guida.
Uniamo le nostre mani di qualunque razza siamo e a qualunque religione apparteniamo,
innalziamo inni di lode e di gloria al Santo dei santi. Chiediamo perdono dei
nostri errori affinché possiamo conoscere la verità tutta intera, affinché non
ci siano più divisioni, non più guerre di religione e con amore fraterno
condividiamo l'amore di Cristo.
Padre celeste, ti prego di aprire gli occhi dei miei
fratelli!
Appello
Invito
tutti i fratelli e sorelle che leggeranno questa testimonianza a pregare con me
affinché la casa di Dio sia libera da ogni idolo. Tutto è arte e non va
venerato, adorato, pregato o benedetto; si va davanti alle statue per chiedere
grazie, ma riflettiamo un po' se c'è un terremoto le statue sono in grado di
salvarsi? Quindi, come possono salvare noi?
Qualcuno
ultimamente ha detto anche: "Il corpo di Cristo è sotto le macerie".
No!
È sbagliato! Il corpo di Cristo è in cielo, sotto le macerie c'era il calice e
il pane, che Gesù ha comandato di usare in memoria della sua morte e
risurrezione.
Avrei
tanto ancora da dire sull'esperienza che ho fatto e che sto facendo con il
Signore, che ci vorrebbe un libro; un giorno forse, con l'aiuto dello spirito
Santo, lo farò.
Dio
benedica tutti e si adempia ciò che è scritto nel capitolo 35 di Isaia:
Ecco
il vostro Dio!
verrà
egli stesso a salvarvi.
Allora
si apriranno gli occhi dei ciechi
e
saranno sturati gli orecchi dei sordi.
pace a voi tutti belle testimonianze ma desiderei dire due parole oggi purtroppo nelle chiese di ogni denominazioni c'e una conversione senza esperienze si accetta cristo ma non si vive cristo forse mi direte allora perche accettano cristo?
RispondiEliminaperche' la parola di dio mi dice di accettarlo e gesu mi perdona tutti i miei peccati.....
ma a volte i cristiani continuano a peccare perche....perche non si vive una vita santificata molti purtroppo nelle file evangeliche dicono dio e amore dio perdona dopo chiedo perdono tutto questo ci porta alla disubbidienza e al'antanamento dalla sua presenza dio ci ama e vero ma quando pecchiamo disubbidiendo il diavolo entra nei cuori dei credenti e sussurra nella mente menzogne bugie dio ti ama ti perdona.....dio ci aiuti a mandare via nel nome e nella autorita' di cristo i sussurri e menzogne del nemico dio vi benedica