CHI SIAMO....

CHI SIAMO....
Missione Evangelica "GRIM" associazione di volontariato la "Missione Evangelica GRIM"si prefigge di: 1.Promuovere la testimonianza dell'Evangelo,per la crescita morale delle persone 2.Sostenere i valori della dignità umana,come integrazione e fratellanza,giustizia e solidarietà 3.Favorire il recupero dell'autostima e della serenità nella vita familiare Panoramica società DENOMINAZIONE: è costituita l'Associazione denominata "missione evangelica GRIM" (acronimo MEG,dove la sigla GRIM sono le iniziali di Grandi Ragazzi In Marcia). ...La "Missione Evangelica GRIM" si propone finalità ad ampio raggio per la riconquista dei valori cristiani, forse dimenticati, quali la comprensione, la solidarietà e l'altruismo nei confronti di persone in condizione di svantaggio ... Presidente: MIRIAM TAMBONE Segreteria: TERESA RANIERI Pastore: VINCENZO FASCIANO

Translate

sabato 30 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO romani 12:9 L'AMORE SIA SENZA IPOCRISIA


Romani 12:9        L'amore sia senza ipocrisia

È sempre triste vedere valutazioni diverse tra fratelli, considerare l'uno più spirituale dell'altro e quindi fare graduatorie. Quando questo avviene ti puoi sentire inferiore al tuo fratello, incapace di parlare e di vivere la vita cristiana. Ovviamente non è una situazione spiacevole e neanche accettata dal Signore. Gesù disse di non giudicare, cioè di non fare valutazioni di sorta, i fratelli non possono sentirsi diversi né tanto meno gli uni superiori agli altri. Siamo tutti fratelli di Gesù, ma sappiamo cosa vuol dire?
Credo, per quanto mi riguarda, che usiamo la parola fratello impropriamente, parliamo senza sapere e senza conoscerne il significato. Come posso dire di essere un fratello in Cristo se non conosco le basi del cristianesimo, l’A,B,C:
A. ama il tuo prossimo come te stesso,
B.  benedici i tuoi nemici pregando per loro,
C.  cercare il regno di Dio e il resto vi sarà sopraggiunto.
Questo ci insegna che noi dobbiamo stimare il fratello più di noi stessi, facendo così accumuliamo benedizioni sulla nostra vita.
Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.   filippesi 2:2-4
Quando credo di poter esortare o dare una parola di conforto a qualcuno lo devo fare con amore, senza nessuna presunzione.
Fratello, pastore o credente ricordati l'amore che Dio ha usato verso di te quando ti ha chiamato, lo stesso Amore tu e io dobbiamo usare verso gli altri e soprattutto con quelli di casa nostra.
La cosa più sgradevole agli occhi di Dio che un credente o un pastore può fare è mettere in imbarazzo il suo fratello. Se vuoi essere un vero servo di Dio non dovresti mai farlo, perché Gesù nel suo ministero non si è mai divertito a mettere in difficoltà nessuno e non ha fatto mai sentire le persone a disagio. Tu sai cosa voglio dirti con questa parola: disagio. Questa è una parola che uccide, allontana, fa soffrire. Vero o no?
Cari miei, Dio ci ha chiamati ad amare il nostro prossimo e se io ho veramente conosciuto Gesù vuol dire che ho conosciuto il suo amore, perché è un comandamento fondamentale di Dio quello di amare. Dall'amore si conosce il cristiano e si può valutare la sua spiritualità non dal disagio che si crea intorno a lui.
Se hai recepito questo messaggio del Signore allora sei un vero fratello di Gesù e continua a predicare la parola di Dio, altrimenti va al Signore e fai in mondo che lui ti cambi.
Sai, questa è la prima caratteristica per servire Dio: amare!
                                                   Dio vi benedica!

                        
Evangelista Vincenzo Fasciano

MESSAGGIO del GIORNO atti 16:26 IL TERREMOTO


MESSAGGIO DEL GIORNO
Atti 16:26                        il terremoto
Carissimi lettori, vi auguro una buona giornata! Prima di riprendere le nostre attività, abbiamo detto buongiorno a nostro Signore, abbiamo letto almeno un piccolo brano della Sua parola, qualunque esso sia? Se così è, Dio ti sarà sempre vicino per tutta la giornata. A Dio sia la gloria per la sua Parola!
Leggiamo adesso:
A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono...
Vorrei condividere con voi il pensiero che il Signore mi ha voluto dare sin da questa notte: il terremoto. Quello che abbiamo letto e la miracolosa liberazione di Paolo Sila dalla prigione di Filippi in seguito alla quale si convertì il carceriere e tutta la sua casa. Certo il terremoto spaventò anche il povero carceriere, ma il risultato di un terremoto voluto da Dio è certamente positivo.
Vediamo, allora, due diversi terremoti, quello reale della terra e quello psicologico o spirituale del Signore.
Per quanto riguarda il primo tipo di terremoto dobbiamo dire che mette veramente tanta paura: distrugge tutto e non possiamo prevederne la forza e l'intensità. Il terremoto seppellisce le cose a noi più care: oggetti, vestiti, le foto e i ricordi molto cari per noi, senza parlare delle persone, amici o parenti. Il terremoto è senza cuore, senza affetto, non ha un’anima, lui non soffre, lui non perde nulla, lui distrugge ciò che non è il suo, la casa, l'azienda, anni il sacrificio, si porta via la nostra vita, marito, moglie, figli, parenti.
Con l’aiuto di Gesù, vorrei rivolgermi a quanti stanno soffrendo per queste sciagure, vorrei tanto aiutarvi, ridarvi la casa con tutti i suoi affetti, portarvi da mangiare, da coprirvi, ma non posso e quasi mi vergogno a dirlo.
Permettimi, però, di condividere con te l'amore di Dio che è in me. Solo questo Amore può aiutarti. Forse sei arrabbiato contro la vita e forse anche con Gesù, non pensare che per me sia facile dirti quel che sento, ma il Signore mi spinge a dirti che lui ti ama. Il Signore sa che hai subito una grave perdita nella tua casa e nella tua famiglia, ma devi sapere che non è un castigo di Dio, purtroppo sono eventi già annunciati e sono scritti nella Sua Parola: (Luca 21:11)
“vi saranno grandi terremoti, e in vari luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo.”
Il mio aiuto personale è dirti di rivolgersi al Signore perché solo lui può allontanare questa giusta rabbia che è dentro di te. Gesù può darti una vita nuova e una speranza nuova, la serenità e la gioia che tu meriti. In questo momento ti invito a mettere la fiducia nel Signore, lo so che è difficile credere ancora a quanto ti sto dicendo, ma tu rivolgiti a Gesù anche se sei arrabbiato, io sono certo che Gesù ti ascolta. Parla con lui come ti guida il cuore e tu vedrai che pian piano il Signore entrerà nella tua vita e tutto cambierà. Allora avverrà un terremoto meraviglioso nella tua esistenza, so quello che vi sto dicendo, fidati! Non avere paura del terremoto che Gesù farà nella tua vita, questo terremoto cancellerà la paura, la solitudine, il dolore, la morte, ma ricostruirà un nuovo cuore e una nuova casa con amore, gioia, serenità, sicurezza e fiducia. Questo, perché lui ti ama.

Dio ti benedica!
14/06/2012  ore 08,30                                Evangelista Vincenzo Fasciano

MESSAGGIO del GIORNO atti 9:33,34 LA GUARIGIONE ARRIVA



Carissimo lettore, credo che oggi converrai con me, che non è facile restare otto anni in un letto, e stiamo parlando di circa 2000 anni fa! Lascio a te pensare ai tanti problemi sanitari e di igiene personale.
Leggiamo, infatti, questo episodio:
Là trovò un uomo di nome Enea,
che da otto anni giaceva paralitico in un letto.

Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce;
alzati e rifatti il letto». Egli subito si alzò.
Questa mattina ancora una volta il Signore vuole che tutti noi consideriamo la sua mano all'opera, e possiamo riconoscere l'amore di Dio e la sua gloria. Pietro andava dappertutto, girava ogni paese dove lo Spirito Santo gli faceva sentire di andare. In questo brano Pietro si trovava a Lidda e qui vi trovò un uomo che per otto anni era allettato.
Non so quanta esperienza tu possa avere con gli ammalati immobili in un letto, posso assicurarti che non è una bella cosa né per lui né per chi lo circonda. È una vita di sofferenza, perché oltre al suo male doveva difendere il suo corpo dalle piaghe o ulcere da decubito, che, posso garantire, sono molto dolorose. Ancora oggi si fa fatica a combattere queste ferite, si cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di evitare che il corpo di un paralitico arrivi a questo stato. Caro mio, so di cosa sto parlando, ho lottato per anni contro le piaghe di persone malate e ti assicuro che ci vuole tanto, tanto amore per la guarigione. Con l'aiuto di Dio più volte ho visto grandi risultati con queste piaghe per la gioia immensa dell'ammalato che gridava alla vittoria!
Amico mio, posso chiamarti così, qualunque sia la tua vita oggi, il tuo male fisico, quel che sento di dirti non aver paura, non ti abbandonare, oggi non abbiamo più Pietro, ma abbiamo Gesù che è al di sopra di ogni apostolo. Si, voglio parlarti proprio di Gesù: lui libera, guarisce, risuscita anche i morti. Io non so se tu vivi in un letto come quest'uomo o hai una brutta malattia che ti costringe a stare fermo, forse stai pensando che la tua vita è finita. Ti prego, non ascoltare questo pensiero perché oggi, se tu vuoi, può incominciare una vita nuova, una vita con Gesù.
Forse eri una atleta, un calciatore, un ciclista, uno che faceva lotta marziale o una ballerina e la malattia ti ha bloccato nel momento più bello della tua carriera. Posso capire come ti senti, è una grande ferita nella tua vita, sì, hai ragione, ma permettimi di dirti, no! La vita non è finita, non sei morto, la partita è ancora aperta, perché oggi c'è Gesù, il grande Mister, l’Insegnante, il grande Maestro. Tutto quello che devi fare è mettere la tua fiducia in Lui, posso anche capire la rabbia che c'è in te, so che sei arrabbiato anche con Lui e con la tua stessa vita. Scusami, ma io insisto, io non ti lascio, io continuo a dire che Gesù è la tua salvezza, il tuo guaritore, la tua forza, la tua vita.
Scusami ancora, non conosco il tuo nome ma Gesù sì, dipende da te credere o non credere. Ti prego, amico mio, allontana quella rabbia che c'è in te, ricordati che Gesù conosce il tuo nome e ti vuole chiamare oggi. Rispondi: Signore aiutami! Dillo con tutto il tuo cuore. Lui è fedele e ti ridarà la tua vita e la tua gioia.

 Dio ti benedica!

                               Evangelista Vincenzo Fasciano

giovedì 28 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO Matteo 21:1-11 Ingresso di GESU'




Andria preparati, perché l’ingresso di Gesù è vicino e tutti potranno festeggiare la sua entrata. Gesù verrà non più con un’asina o un puledro, simbolo di umiltà, ma entrerà e verrà come un RE trionfatore. Andria, ogni ginocchio si piegherà al suo ingresso, perché sarà meraviglioso e trionfante, è una sua promessa, è la sua Parola e la sua Parola è potenza.
Quante persone ancora oggi vanno appresso a tante processioni, per antiche liturgie, Andria, Gesù non è lì, Egli è risorto, la croce è rimasta vuota, Lui è ora alla destra del Padre e intercede per tutti noi. Perciò Andria, non fare più soffrire il Signore con le tue tradizioni, con le tante regole che ti sei data e che ti hanno insegnato.
Lui ti sta dicendo: “Vieni a me, non sono io il tuo Signore?”
 Il tuo Dio, che è anche il mio, ti dice di uscire dalla tradizione in cui sei cresciuta, perché è ora che tu ti svegli e ascolti la voce di Dio. Gesù sta entrando ad Andria e vuole che tu ascolti la sua Parola, che tu esca da questa Babilonia, cioè dalla confusione delle tradizioni idolatre. Il Signore ti chiama alla sua presenza senza nessuno schema, Dio ci vuole così come siamo, senza liturgie, liberi di mente e di cuore come dei piccoli bambini.
Ora, tornando al testo, Gesù disse ai discepoli di andare nella borgata lì di fronte perché avrebbero trovato un’asina ed un puledro con essa, disse di scioglierli e portali da lui. Gesù disse tutto questo senza essere entrato ancora nel villaggio, ma sapeva che quell’asina gli sarebbe servita per l’entrata trionfale in Gerusalemme.
Andria, Gesù vuole sciogliere quelle potenzialità che tu hai legate alla tradizione e vuole usarle per conquistare la città.
Io, come uomo di Dio, e “puro andriese” ti chiedo di ascoltare la voce del Signore, perché Lui vuole benedire e trasformare Andria, purificarla dal male e dalla superstizione. Per fede, io vedo grandi folle che osannano il Signore, che cantano le lodi a Dio piene di gioia, senza liturgie e oppressioni.
Credi semplicemente che Gesù ti ama ed ha dato la sua vita per te, lo ha fatto senza che tu glielo chiedessi, devi solo accettare il suo sacrificio e i tuoi peccati saranno cancellati.
Semplice, no? È tutto qui per avere una vita nuova e la città, Andria, sarà un modello e la gloria di Dio sarà su di lei.

                        DIO VI BENEDICA!

Evangelista Vincenzo Fasciano.


martedì 26 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO Matteo 20 :29-34 Due ciechi recuperano la vista





C’è tanta gente che, ancora oggi, ha gli occhi chiusi e corre di qua e di là per una guarigione. Sapete, giocare sulla malattia degli altri non è bello assolutamente, però il mondo va avanti così. Tanti ammalati vengono delusi da false guarigioni. Leggendo la Bibbia non ho mai trovato scritto che bisogna viaggiare per trovare guarigione. Leggo, invece, che Gesù compiva miracoli ovunque, non  aveva un posto speciale, e per Lui non c’erano grandi o piccoli, ma erano tutti uguali, ciechi, lebbrosi, zoppi, paralitici, erano guariti per grazia, come per grazia erano risuscitati i morti. A volte noi facciamo Dio secondo la nostra mente!
Al tempo di Gesù, Lui stesso comandò ai suoi discepoli:
“Andando, predicate e dite: "Il regno dei cieli è vicino".  Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.” (Matteo 10:7,8)
Quindi, i discepoli  prima dovevano annunciare l’Evangelo, cioè il regno di Dio, poi avrebbero potuto guarire nel suo nome perché solo Lui ha il potere di operare segni e prodigi.
Purtroppo, si vive ancora nella cecità più completa.
Avrei voglia di gridare: “Fratelli, solo Gesù può operare.”
Tu che sei ammalato, tu che hai bisogno di liberazione, chiunque tu sia che stai leggendo questo, ti prego, nel nome di Gesù, non ascoltare nessuno, non spendere soldi per andare qua e là per trovare la risoluzione al tuo problema. Gesù è vicino a te, sì lì vicino a te, non c’è bisogno di strillare, il Signore non è sordo, Lui sa di cosa hai bisogno.
Non pensare che per me sia facile dire questo, anche io vivo con problemi e ho chiamato quel Gesù che mi hanno presentato, così come io lo sto presentando a te. Dio è grande e se tu non credi mettilo alla prova, va’ da Gesù e tu stesso potrai constatare quanto è buono e cosa può fare nella tua vita. Lui è il Signore dei miracoli.
E’ veramente terribile vedere ancora oggi tante scene che ti fanno straziare il cuore, solo per un business.  Ma il miracolo di Gesù è un miracolo d’amore, Gesù ha fatto grandi opere, ma nel silenzio, anzi a volte ha detto di non dire niente a nessuno, perché la gloria e la lode vada solo al Padre. Ecco perché dico che è tutto business.
Purtroppo c’è tanta gente che invoca e grida, ma, aimè, grida in un modo sbagliato. Nel nome di Gesù ti dico che non dobbiamo chiedere il miracolo ad una immagine, ad una statua o ad un crocifisso, cose inanimate che rappresentano dei morti, ma neanche ad un uomo, per quanto santo sia; quel modo è un modo sbagliato. Dobbiamo gridare al Figlio di Dio che è risuscitato ed è vivente, esattamente come fecero questi due ciechi, che con gran voce gridarono: “Abbi pietà di noi, Signore”.
Se tu desideri qualcosa dal Signore fa’ in modo che ogni schema cada, cioè cancella tutto quello che ti hanno inculcato, perché non serve più.          Ragazzi, giovani, genitori non sono matto, non vi sto vendendo una religione ma vi invito ad arrendervi nelle mani di Gesù, fate come questi ciechi che senza nessuna vergogna hanno chiamato Gesù per operare il miracolo sulla loro vita, riconoscendo la sua autorità.
Io voglio incoraggiarti a non guardare intorno a te, non aver paura di quello che la gente può dirti. Questi due ciechi non si sono vergognati di gridare al Signore, anche se la folla voleva che tacessero perché davano fastidio.        Gesù li udì in mezzo alla folla,  si interessò al loro problema e li guarì.
Oggi Gesù  si interessa al tuo  problema e dice anche a te, come disse a loro: “Che vuoi che io ti faccia?
Giovane, ragazzo, mamma, o papà rispondi a Gesù, esponi la tua richiesta e Lui si fermerà in casa tua e risolverà il tuo problema, guarirà la malattia, toglierà la paura, darà felicità, serenità,  amore, gioia alla tua casa.
DIO TI BENEDICA!

Evangelista Fasciano Vincenzo 

lunedì 25 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO Matteo 19: 13-15 GESù BENEDICE I BAMBINI



Non c’è cosa più bella, nella nostra vita, di vedere i nostri figli sereni, allegri, spensierati, senza nessun problema, perché noi lo siamo insieme a loro, con la loro allegrezza.

 Quanti vorrebbero vedere questo nella propria casa, tutti lo desideriamo.

Ma c’è una cosa da fare, cioè conoscere Gesù!

Se conosci già Gesù, ebbene allora saprai già cosa fare, quindi in casa tua regna la pace. Ma vorrei rivolgermi a chi ancora non conosce questa pace e mi piacerebbe dirti: “Non ti preoccupare, non è difficile”. Prima di tutto voglio dirti che il Signore è lì vicino a te e questa è la cosa più importante. Egli è costantemente vicino alla  tua famiglia.

Forse non vedi gioia nei tuoi figli,  credi di non poterli recuperare più, sono scontrosi verso di te e ti stai chiedendo come mai tutto questo? Ti stai dicendo: “Non li ho educati cosi, neanche mio marito e non è questa l’educazione della nostra casa, è diventato un inferno!”

Non ti abbattere, Gesù è vicino a te e alla tua casa. Voglio chiederti, però, hai mai portato tuo figlio alla presenza del Signore? Sì, hai capito bene! Io non intendo al battesimo alla sua nascita, Gesù non ha ordinato di fare questo, Lui si è battezzato a trenta anni. Il piccolo sforzo che ti chiedo è invece di portare i tuoi figli al Signore, cioè prega insieme a loro chiedendo al Signore  di custodirli e di prenderli in braccio nei pericoli.

Gesù non fa differenza di età, grande o piccolo che sia tuo figlio, Lui ascolta la tua preghiera, mamma!

   Evangelista Fasciano VINCENZO

MESSAGGIO del GIORNO Matteo15: 29-31 LE GUARIGIONI NON SONO FINITE



Ancora oggi le guarigioni non sono finite, il Signore opera nel 2012!
Ebbene casi come quelli che leggiamo in questo testo accadono ancora oggi: quanta gente si sposta in cerca di un miracolo, ma non per andare al Signore.
Leggiamo questo brano:

Partito di là, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, se ne stava seduto lassù,  e gli si avvicinò una grande folla che aveva con sé degli zoppi, dei ciechi, dei muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, e Gesù li guarì.  La folla restò piena di stupore nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano, i ciechi vedevano, e diede gloria al Dio d'Israele.

Voglio subito dire con tutto il cuore che non sono qui a giudicare nessuno, né tanto meno voglio sentirmi superiore a te. Il Signore sa con quanta umiltà voglio parlarti per dirti di aprire i tuoi occhi per vedere la verità.
Il Signore dice che la verità ci farà liberi, non perché tu non sia libero o libera di fare quello che vuoi, non è di questa libertà che io voglio parlare, questa libertà è garantita dalla nostra Costituzione. Se tu sei un credente, sai quanto me che noi abbiamo anche un altro codice, la Bibbia, a cui tutti i credenti devono attenersi. Carissimo, è sì un codice, ma pieno d'amore.
Tornando al brano letto, vediamo che tanta gente malata fu depositata ai piedi di Gesù: zoppi, ciechi, muti, storpi e molti altri e Gesù guarì tutti. Solo Gesù può operare in questo modo, con potenza, perché la Sua parola è potente.
La cosa che mi meraviglia è che tutti ci definiamo cristiani, viviamo in un mondo cristiano, forse è così, ma mi chiedo quanti hanno fatto una vera esperienza con Gesù? Voglio chiedere anche a te, con amore, perché continui ad andare qua e là, forse spendendo una bella cifra, ma rimanendo sempre deluso? Se tu hai quel famoso codice di cui parlavamo prima, la Bibbia, consultalo e scoprirai tante cose nuove.
Prima di tutto la Bibbia ti parlerà di libertà spirituale, che è la cosa più importante per un credente: pregare senza schemi, avvicinarsi a Dio senza liturgie, considerare Gesù tuo amico.
Inoltre la Bibbia ci insegna che dobbiamo andare al nostro Signore per presentargli le nostre malattie, i nostri problemi e avvicinare a lui gli ammalati che ci sono cari.
La Bibbia ci dice che dobbiamo mettere tutto ai piedi di Gesù, non solo le nostre malattie ma l’intera nostra vita.
Adesso sei tu che devi scegliere.       
                                               
                                  Dio ti benedica!


08/06/2012  ore 08,15                 Evangelista Vincenzo Fasciano

domenica 24 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO Matteo 14:33 36 LE GUARIGIONI




Con il tuo aiuto vorrei attirare l'attenzione su come Gesù operava 2000 anni fa. Gesù operava come lui voleva e lo faceva in un modo meraviglioso, senza nessuna ricompensa. Ma oggi? Beh, oggi tutto è cambiato, sì completamente, e questo cambiamento è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno fa niente, sembra che tutto debba andare così. No, possiamo e dobbiamo cambiare!
Cari amici lettori, innanzi tutto vi dico che non riconosco, in quello che succede oggi, il piano di Dio che è un piano d'Amore per tutti. Leggiamo, infatti, nel Vangelo:
“ Dopo l'accaduto,
gli presentarono tutti di malati e lo pregavano che lasciasse loro toccare almeno il lembo della sua veste;
tutti quelli che lo toccavano furono guariti."

In questo è il piano del mio Signore: “che tutti siano guariti”. Ebbene, ti sei mai chiesto come mai non si va più al Signore di persona per ricevere guarigione? Purtroppo, io credo che stiamo vivendo un momento difficile spiritualmente. Vi posso assicurare che il diavolo sta accecando la mente di tutti, perché il suo progetto è distruggere il piano di salvezza del nostro Signore: Dio è amore e lui è un distruttore.
Una volta uno dei suoi discepoli disse: “Signore, se sei tu…..salvami!” Ebbene, anche tu quest'oggi puoi dire a Gesù: “Signore, se sei tu, cambia la mia vita!” E in questo istante lui ti libererà; il Signore opera direttamente e nel silenzio, perché lui è Dio.
L' opera del diavolo, come dicevamo prima, è quella di mettere tanta confusione nella mente della gente semplice. Dovete sapere che lui si veste da angelo di luce per sedurre la gente, anche la più pia o preparata. Ad esempio, fa credere che Maria, la vergine Maria, la madre di Gesù sia viva tra di noi, che possa operare miracoli e che interceda per noi. Non ho nessuna intenzione di parlare di lei né dei morti, voglio solo parlarti di Gesù che è risolto dai morti, che è vivente e che ancora oggi opera miracoli.
Tutti questi miracoli che il mondo religioso pubblicizza sono diabolici, non sono da parte di Dio, perché non sono richieste fatte a Dio nel nome di Gesù. Se tu hai bisogno di un miracolo, di una guarigione e di un cambiamento nella tua vita, devi riconoscere che l'unico a poter operare è il Signor Gesù. Invoca Gesù chiedendo a lui salvezza dal male e perdono dei peccati e tu vedrai che il diavolo fuggirà.
Caro amico, la tua vittoria è nel nome di Gesù, nel suo nome saranno risolti i problemi della tua casa, del tuo lavoro, de' tuoi affari. Se hai bisogno di guarigione non andare alle statue, alle madonne che piangono, voglio dirti che solo Gesù ha dato la sua vita e il suo sangue per te e nessuno si può permettere di scimmiottare il sacrificio del Signore, solo il diavolo lo fa, ecco perché dico che i miracoli pubblicizzati sono opere malefiche.
Ti posso assicurare che lui sta male per i suggerimenti che Dio mi ha fatto scrivere quest'oggi per te, perché sa che tu puoi aprire gli occhi e credere. Apri la Bibbia e leggi a voce alta i 10 comandamenti: non possiamo adorare, cioè pregare, nessun altro al di fuori di Dio e troverai anche scritto che lui è un Dio geloso.
Ti prego, rivolgiti solo a Dio e permetti a Gesù di operare nella tua vita, quando tu lo chiamerai allora tu vedrai la sua gloria, egli ti darà gioia, felicità e allegrezza, chiunque altro,  che non sia Gesù, può darti solo tristezza e morte.  
Gesù ti ama.
02/05/2012  ore 8,00          
                    Evangelista Vincenzo Fasciano


venerdì 22 giugno 2012

MESSAGGIO DEL GIORNO Matteo 8: 5-13 INTERCESSIONE PER UN AMMALATO


Oggi parleremo della intercessione, cioè la richiesta di una grazia per qualcun altro. Leggiamo questo brano nel vangelo di Matteo:

Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne da lui, pregandolo e dicendo:  «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo».  Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: "Va'", ed egli va; e a un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa».
Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! …Gesù disse al centurione: «Va' e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.

È un racconto di grande altruismo e solidarietà, che ci insegna un concetto importantissimo per la vita cristiana: chiedere nel nome di Gesù la guarigione di una persona cara. Questa intercessione può essere fatta solo credendo che tutto ciò che chiediamo nel nome di Gesù ci sarà dato, quindi intercedere vuol dire chiedere a Gesù.

La Bibbia ci insegna questo e non dobbiamo credere che la Bibbia sia troppo difficile, questo libro è il testamento che Dio ci ha lasciato per conoscere il suo volere. Permettimi di darti un suggerimento: prima di aprire la Bibbia, dì al Signore di farti comprendere quello che sta scritto senza essere confuso da preconcetti sbagliati. Non dare ascolto a chi dice che la Bibbia non è per tutti, è una grande eresia. Questo libro ti farà capire che, attraverso il nome di Gesù, noi possiamo intercedere per ottenere guarigione, liberazione, per la pace in famiglia, per un lavoro e per tutto ciò che stai cercando.

Da questo racconto si capisce che tutti possono intercedere come lo ha fatto il centurione per il suo servo. Tu e io lo possiamo fare credendo nella autorità di Gesù come il Figlio di Dio.
Il punto è capire come dobbiamo intercedere, a chi ci rivolgiamo e per chi.

Carissimi, vediamo una cosa alla volta.

1.    COME. Gesù non ci ha detto che ogni cosa che chiederete nel mio nome il Padre mio lo farà? Quindi possiamo intercedere semplicemente chiedendo. Gesù è vicino a noi e ci ascolta, non c'è bisogno di sacrifici, voti o pellegrinaggi.
2.    A CHI. Non ci ha detto Dio di mettere in pratica i comandamenti e che lui è un Dio geloso? Dobbiamo quindi rivolgerci solo a Gesù e a nessun altro, perché lui è l'unico mediatore tra Dio e l'uomo.
3.    PER CHI. Possiamo intercedere per chiunque si trova nel bisogno, ma non per i morti, come si continua a fare. Questo è un obbrobrio agli occhi del  Signore. Per i morti c'è solo il giudizio finale, non è possibile più salvarli. Durante la sua vita l’uomo può credere in Gesù, avere il perdono dei peccati e poi la vita eterna.

Caro amico, come servo di Dio, ora voglio intercedere io per te: “ Signor Gesù ti chiedo, per questo amico lettore, la salute spirituale, la serenità, la gioia nella sua casa e la liberazione da situazioni precarie.”
E come quel servitore fu guarito in quella stessa ora, anche tu, se credi, in questo momento realizzerai quello che ho chiesto per te.
Gesù è lo stesso “ieri, oggi ed in eterno.”
                                 Dio ti benedica!
06/06/2012  ore 08,15                     
                 Evangelista Vincenzo Fasciano

MESSAGGIO DEL GIORNO Marco 9: 14-25 GESÙ GUARISCE UN INDEMONIATO



Gesù era sempre ascoltato dalla moltitudine. Quando si sapeva che chi stava parlando era Gesù, molta gente accorreva a lui per  ascoltare il suo parlare, perché quando Gesù insegnava la folla veniva attirata. Il suo modo di esporre la parola di Dio era molto semplice, tutti lo comprendevano e si meravigliavano dicendo: 
“Ma non è il Figlio di Giuseppe, chiamato Gesù?”

Carissimi amici, quello di cui voglio parlare oggi è un miracolo specifico: un ragazzo, che agli occhi di tutti poteva sembrare malato, in realtà era posseduto dallo spirito che lo aveva reso muto e sordo.

Uno della folla gli rispose: «Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto; e, quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido. Ho detto ai tuoi discepoli che lo scacciassero, ma non hanno potuto».
ma tu, se puoi fare qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».      E Gesù: «Dici: "Se puoi!" Ogni cosa è possibile per chi crede».  Subito il padre del bambino esclamò: «Io credo; vieni in aiuto alla mia incredulità»

Notiamo: i discepoli di Gesù non hanno potuto fare niente.

Io mi chiedo come mai non hanno potuto liberare questo ragazzo? Ed erano suoi discepoli, agivano al suo posto e nel suo nome, eppure non hanno potuto fare niente!
Carissimo lettore, credo che tu e io possiamo imparare, da questo episodio, una meravigliosa lezione, non dai discepoli, ma dal padre di questo ragazzo.

 Il papà, purtroppo, aveva messo la sua fiducia dei discepoli, come ancora oggi c'è tanta gente che nel bisogno si rivolge agli uomini o continua ad avere fiducia nelle proprie convinzioni devianti e idolatre.

Oh, se potesse parlare, quest'uomo ci avrebbe dato la bellissima lezione che ha imparato! Se leggessimo con attenzione questo brano volendo ascoltare la sua voce, ci sentiremmo dire:

“Fai, fai come ho fatto io,
io, dopo aver riconosciuto l'errore di essermi affidato ai discepoli, ho trovato la forza di gridare al Signore:
‘Signore, sovvieni alla mia incredulità!’ e il Signore interverrà nella tua richiesta di qualunque natura essa sia.”

È una bella lezione, o no? Spero che tutti la possiamo mettere in pratica. Qualunque cosa tu possa desiderare nella tua vita o sul tuo corpo, nel nome di Gesù, tu l’avrai, solo chiedendola a lui.

Gesù ha autorità sopra ogni spirito di malattia, solitudine, angoscia, apatia, paura, depressione, anoressia, mali questi che ancora oggi rendono muto e sordo chi ne è affetto. Si, perché è come essere schiavi di qualcuno e non poter reagire, non aver la forza di parlare con qualcuno, di esprimere il proprio disagio ed essere capiti.

Caro amico o amica, se pensi che qualcosa di tutto questo è in te, nel nome di Gesù, quel Gesù che ha ascoltato quel papà, adesso sta vicino a te e ti dice che tutto è possibile a chi crede. Dì solo con me: “Signore, sovvieni alla mia incredulità!” Tu sarai liberato e la tua vita sarà cambiata.

Dio ti benedica!

03/05/2012  ore 8,30      Evangelista Vincenzo Fasciano

lunedì 18 giugno 2012

MESSAGGIO del GIORNO Marco 2:1-11 Una cosa cosi non l’abbiamo mai vista.


Forse i tuoi occhi sono chiusi?

Voglio parlarti di Gesù, perché solo lui può aprire i tuoi occhi, la tua mente, il tuo cuore, per aiutarti a credere a quello che può fare nella tua vita.

Non vivere più attaccato alla tradizione. Gesù non ha creato la TRADIZIONE, Lui è amore, gioia, pace ed è un Gesù di LIBERAZIONE. Ascoltami, la tradizione non ci dà niente, ma se crediamo in lui riceviamo BENEDIZIONI.

Sai, Gesù è colui che opera Miracoli, perché solo lui è risorto dai morti, per te, per me e per tutto il mondo. Oggi il Signore vuole entrare nella tua vita, nella tua casa e nel tuo cuore. Lui ti ama. Sai, Gesù piange anche per te e nella bibbia è scritto quello che tu devi sapere..

“Ma affinché sappiate che il figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati io ti dico,  disse al paralitico: ‘Alzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua’”. CIRCA  2000 anni fa la gente si meravigliò per il miracolo.

Il Signore non è cambiato, perché se stai cercando serenità, amore, pace, gioia Lui vuole darteli, anche se il mondo spesso dice che non ci sono più questi valori umani. Bene, quelli veri l’uomo non sa più trovarli, ma io voglio che ti confronti con questi valori, quelli di GESU’, perché DIO è amore.

Voglio suggerirti una cosa semplice che avvolte ci vergogniamo di fare, voglio dirti, quando vedi che la tua vita sta andando a rotoli, ti prego fermati un solo istante e prova a piegare le tua ginocchia, nel segreto, nella tua stanza o dove tu credi e incomincia a confessare tutto al tuo padre celeste. Lui sarà lì vicino ha te. Io ti invito a farlo con tutto il tuo cuore. Quando pregherai   fallo nel nome di Gesù e non avere paura, perché lui ti darà  autorità di poter pregare. Se lo vorrai pregherò per te!

GIOVANI SERVITE SOLO GESU’, PERCHE’ LUI E’ GELOSO DI VOI.
  
Voi vedrete come la vostra vita cambierà, in gioia, pace, amore, serenità, Gesù sarà il tuo amico fidato.

Così, come alcuni  giovani portarono a Gesù un loro amico  paralitico e Gesù vista la loro fede lo guarì, così cambierà anche la tua vita, se tu lo vorrai. Giovani, lasciate che Gesù entri nella vostra vita, chiedete oggi, adesso, dite: “Gesù trasforma, trasforma la mia vita e il mio cuore.”

Questo il Signore sta aspettando da te, non pensare a quello  che gli altri potranno dirti, pensa a quello che pensa Gesù di te.

Tu puoi essere un grande nelle mani di Gesù, ascolta quello che ti dico e te lo dico con tutto il mio cuore: va al Signore affinché tu possa veramente fare questa esperienza.

 RICORDATI, tutto quello di cui tu possa aver bisogno, solo Gesù può dartelo: felicità, sicurezza, coccole, amore, liberazione, liberazione dell’anima e del corpo, e tu sai cosa voglio dirti!

Caro, amico Gesù ti ama! 
                 
                               


    Evangelista Vincenzo Fasciano


Ore 8,30 del 22/ 04/ 2012 

MESSAGGIO del GIORNO Luca 23:44-49 IL GIORNO DELLA SALVEZZA



Carissimi, oggi voglio iniziare con leggere un passo a tutti noto:

Era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona; il sole si oscurò. La cortina del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.
Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: «Veramente, quest'uomo era giusto».
E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, vedute le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto

Carissimi, ormai battersi il petto era tardi, ormai il Figlio di Dio era stato crocifisso. Anche oggi non possiamo dire di non aver capito il Signore, ricordiamoci che non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire. Il Signore ti vuole parlare, ascoltami non voglio rubarti del tempo e non voglio nemmeno prenderti con inganno, ma voglio solo dirti ascolta il Signore.

Voglio parlarti velocemente, come a un amico e perdonami per questa confidenza. Quando due amici si trovano in macchina davanti ad un semaforo rosso, allora si dicono o si raccontano delle cose, anche belle e importanti, ma velocemente. La cosa più veloce che possa dirti questa mattina è: Dio ti ama.
Oh se questo rosso potesse rimanere ancora un po', ti direi anche: Gesù salva, guarisce, libera. Forse attraverso i finestrini dovrei gridare più forte che Gesù ci vuole dare un'altra vita una vita più forte, più sicura, gioiosa, serena. Ma il rosso non va ancora via e ho tempo per dirti invita Gesù nella tua vita e tutto cambierà. Vorrei che tu non debba sentirti come quella folla che assisteva alla crocifissione di Gesù. Andarono via battendosi il petto come per dire: “Abbiamo sbagliato tutto, quell'uomo era il Figlio di Dio!”

Non fare tardi anche tu, accetta Gesù! Caro amico, ringrazio il Signore che mi ha fatto incontrare te questo giorno per dirti che Gesù, si quel Gesù che hanno crocifisso, proprio lui, è risuscitato dalla morte per dirti vieni a me e discutiamo insieme.

Per me è un miracolo aver incontrato te e voglio dirti ancora una cosa prima che il verde di questo semaforo ci separi: accetta Gesù come tuo personale Salvatore, invitalo nella tua vita e il resto lo farà lui. Tu riceverai gioia, felicità, allegrezza, serenità; forse sono le cose che ti mancano. Credi in Gesù e sarai salvato tu e la tua casa.

Di insieme a me: Signore, voglio conoscerti per fare quello che tu vuoi, Signore, se tu dici che io posso servirti, io arrendo la mia vita nelle tue mani.

24/05/2012 ore 8,50                          
                 Evangelista Vincenzo Fasciano

giovedì 14 giugno 2012

Messaggio del Giorno Luca 8: 22-24 GESÙ CALMA LA TEMPESTA

Carissimi, oggi voglio usare una frase comune: “ viviamo in questo mondo!” Quindi siamo soggetti a tutte le atmosfere di questa vita, dobbiamo passare le quattro stagioni dell'anno e a volte la nostra vita viene presa da alcune tempeste, sì esatto, tempeste e a volte sono veri uragani. Proprio come parla la Bibbia, per noi non c'è più scampo:
 Un giorno egli salì su una barca con i suoi discepoli, e disse loro: «Passiamo all'altra riva del lago». E presero il largo.  Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbatté sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d'acqua, ed essi erano in pericolo.  I discepoli, avvicinatisi, lo svegliarono, dicendo:  «Maestro, Maestro, noi periamo!» Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti, che si calmarono, e si fece bonaccia.  
Carissimi, quando i nostri piedi sono sulla terra ferma vediamo sempre una speranza anche se difficile, ma quando ci troviamo come questi discepoli, è veramente spaventoso.
Io che vi scrivo ho vissuto questa esperienza e non so se chiamarla esperienza o tragedia. Anche se ti fai forza, riesci a nuotare quando è giorno, ma non c'è nuotatore che regga quando sei al largo da solo e di notte, non c'è più speranza. Sono qui questa mattina per dirti: Gesù è la nostra speranza.
Carissimo, non so come è il tuo umore adesso, non so come stai vivendo, forse stai attraversando un problema o una tempesta è precipitata nella tua vita, nella tua casa. Non vedi via di uscita e nella tua mente rimbomba sempre quella maledetta parola: “ falla finita!”
Ti prego non ascoltarla, non fare niente di ciò che ti viene in mente, aspetta, c'è un rimedio. Ti prego, non farti prendere dalla paura anche se questa mattina tu vedi le onde al di sopra delle tue possibilità, anche se non c’è più aspettativa, questa mattina c'è una soluzione per te: Gesù.
Amico mio, chiunque tu sia non accettare ciò che la mente ti sta suggerendo, non è quella la via giusta, è una via diabolica. Perché diabolica? Prova a pensare, quando andava tutto bene non avresti mai fatto questi pensieri, vero o no? Ti prego ascoltami, fermati un attimo, tu adesso sei preso da questa tempesta e i tuoi occhi non vedono nessuna luce! Qualunque sia la tua tempesta, oggi posso presentarti un carissimo amico che può risolvere oggi stesso il tuo problema: Gesù. Lui ti ama, io non ti conosco ma gli ho chiesto di calmare la tempesta che sta su di te, ho pregato per te. Ti ripeto: fermati e non fare nessuna pazzia! In questo periodo il diavolo si sta scatenando contro tutti, vuole vedere la gente, padri di famiglia, operai o imprenditori suicidarsi, bruciarsi, spararsi, insomma annientarsi solo per una tempesta. Il mio Gesù è più grande di qualsiasi tempesta o uragano che sia, lui non ti suggerisce di fare un'azione del genere, perché Gesù ti ama. Non pensare che sia un fanatico nel parlarti di Gesù, so che in questo istante tu pensi che il tuo problema possa essere risolto solo con disponibilità di liquidi. Pensi che sia un problema solo tuo?
Carissimo, non sono qui a convincerti, no affatto, ma sono per dirti che il tuo aiuto si chiama Gesù, non condannare la tua vita, Gesù ama la tua vita e vuole darti quella gioia che ti appartiene. Io so che Gesù è vicino a te, chiedigli di salvarti, metti alla prova l’amore di Gesù e vedrai che lui calmerà la tempesta e tirerà fuori te e la tua famiglia. Prendi per mano i tuoi figli e tua moglie e insieme invocate Gesù, chiedetegli: “Gesù, aiutaci!”. Ferse non hai mai fatto una preghiera simile con la tua famiglia, avrai un po' di vergogna, ma coraggio, Gesù non vuole umiliarti, ma solo ascoltare la tua voce e farti vedere quanto è grande per te.
Io pregherò ancora per te e tu sarai di aiuto per altri, questo è quello che il Signore vuole da te.
“Oggi è il giorno della grazia, non indurire il tuo cuore”, Gesù vuole entrare nella tua casa, nella tua barca e tu non affonderai perché GESU’ TI AMA!!

15/05/2012 ore 8, 10            
                    Evangelista Vincenzo Fasciano

MESSAGGIO del GIORNO Isaia 48: 17-19 ESORTAZIONE AD ASCOLTARE DIO

Il Signore ci chiama ad ascoltare la sua voce, per il nostro bene, perché lui è il nostro Dio e, come un padre ci tiene a dare dei buoni insegnamenti ai propri figli, così fa lui per il tuo e il mio bene.
Leggiamo il testo biblico:
Così parla il Signore, il tuo redentore, il Santo d'Israele:
Io sono il Signore, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene,
che ti guida per la via che devi seguire.

Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti
la tua pace sarebbe come un fiume,
la tua giustizia, come le onde del mare,

la tua discendenza sarebbe come la sabbia,
il frutto del tuo seno come la sabbia del mare;
il tuo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me.

Cari amici, i comandamenti di Dio sono validi ancora oggi per la nostra guida e per la benedizione della nostra casa.
Amico o amica è veramente importante ascoltare la sua voce e i suoi consigli. Nel tempo in cui noi viviamo la parola di Dio viene messa sempre da parte, non abbiamo tempo per leggere la sua parola, siamo presi sempre più dal vortice di questa vita, dai tempi scanditi della giornata, ma mi chiedo, e perdonami vorrei chiedere anche a voi, sono veramente queste cose ad allontanarci dalla parola di Dio? O c'è un'altra cosa che ci allontana da Dio?
Il lavoro c'è sempre stato, il da fare anche. È che abbiamo dimenticato i valori del cristianesimo e gli insegnamenti del Signore come i 10 comandamenti, regola fondamentale per l'uomo, per la sua vita, per la famiglia, per i figli. Abbiamo perso la meta che è Dio.
Ecco perché in questo mondo siamo sbattuti, calpestati, oppressi, insultati, delusi, senza uno scopo andiamo avanti come un gregge senza pastore. Il diavolo sta prendendo sempre più possesso delle nostre città e questo fa sì che tutti si allontanano dalla parola di Dio che invece è la guida fondamentale per tutti noi. Essa è
una lampada al mio piede
e una luce sul mio sentiero
 (Salmo 119:105).
I suoi comandamenti ci ricordano che lui è un Dio geloso (Esodo 20:3-5), quindi il mio invito è: “torniamo a Dio e noi avremo una nuova vita”. Ti prego, se tu credi ancora in questi valori, cioè nei 10 comandamenti, incomincia ad andare a Dio e tu vedrai che un grande popolo si alzerà e seguirà il Signore, il diavolo sarà sconfitto e noi ci riprenderemo la nostra dignità come figli di Dio.
Non vergogniamoci, Dio aspetta te e me e la sua benedizione sarà ancora sulla nostra casa. Andiamo al Signore senza vergogna, lui è il nostro padre celeste.
Dio vi benedica!

27 aprile 2012,   ore 8:15
                    Evangelista Vincenzo Fasciano