CHI SIAMO....

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Missione Evangelica "GRIM" associazione di volontariato la "Missione Evangelica GRIM"si prefigge di: 1.Promuovere la testimonianza dell'Evangelo,per la crescita morale delle persone 2.Sostenere i valori della dignità umana,come integrazione e fratellanza,giustizia e solidarietà 3.Favorire il recupero dell'autostima e della serenità nella vita familiare Panoramica società DENOMINAZIONE: è costituita l'Associazione denominata "missione evangelica GRIM" (acronimo MEG,dove la sigla GRIM sono le iniziali di Grandi Ragazzi In Marcia). ...La "Missione Evangelica GRIM" si propone finalità ad ampio raggio per la riconquista dei valori cristiani, forse dimenticati, quali la comprensione, la solidarietà e l'altruismo nei confronti di persone in condizione di svantaggio ... Presidente: MIRIAM TAMBONE Segreteria: TERESA RANIERI Pastore: VINCENZO FASCIANO

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venerdì 14 settembre 2012

MESSAGGIO del GIORNO Matteo 26: 69-75 NON DIRE LA VERITÀ



A volte sembra che negare o dire il falso sia difficile soprattutto per i cristiani. Quanti, così come Pietro, si sentono forti, sono pronti a fare promesse, inconsapevoli di quello che dicono, ma poi in un momento difficile vengono meno.
Cosa impediva a Pietro di dire la verità? Poco prima aveva tagliato un orecchio ad una guardia per difendere Gesù, ma subito dopo ha rinnegato il suo Maestro. Leggiamo infatti:
Pietro, intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo: «Anche tu eri con Gesù il Galileo».  Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so che cosa dici».
Come fu uscito nell'atrio, un'altra lo vide e disse a coloro che erano là: «Anche costui era con Gesù Nazareno».  Ed egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo».
Di lì a poco, coloro che erano presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli, perché anche il tuo parlare ti fa riconoscere».  Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!»
In quell'istante il gallo cantò.  Pietro si ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.
Carissimi, l'uomo è portato a negare soprattutto quando si vede in situazioni disperate, come in questo caso per il povero discepolo. Amici miei, quando incominciammo a dire il falso non è facile smettere e passiamo a fasi successive sempre più gravi: giurare e imprecare contro qualcuno per difenderci.
Carissimi, Dio non ci ha creato così.
Lui ci aveva fatto liberi da tutto, anche dal lavoro, ci aveva donato un grande giardino solo per curarlo e goderci la vita che il nostro Signore ci aveva dato. Ma noi abbiamo voluto cambiare la storia, si, noi abbiamo cambiato il piano di Dio, lui si fidava di te e di me, ma non siamo stati capaci di mantenere questa grande ricchezza. Ecco la disubbidienza della donna e dell'uomo dove ci ha portato!
Ma vedete l’abilità dell'uomo, sin da allora Adamo cercava scuse: "E’ stata la donna che tu mi hai messo a fianco…", per negare la sua responsabilità, come Pietro quella notte: "non lo conosco", per non rischiare l'arresto. Quando l'uomo fu chiamato da Dio scoprì di essere nudo, quando il gallo cantò Pietro scopri che aveva rinnegato Gesù.
Voglio dirti che Gesù perdonò Pietro, perché lui si pentì veramente.
Il mio invito è, carissimi, dovunque voi siate e chiunque tu sia, accetta Gesù nella tua vita perché lui ti libererà da qualunque paura che ti ha costretto a vivere nella menzogna rinnegando le cose in cui tu credi. Ti prego, non dire in cuor tuo che sono troppo peccatore e non posso essere salvato, ho detto troppe bugie e non posso uscirne più, no, Gesù ha detto di essere venuto per gli ammalati e non per i sani. Non stava parlando di una malattia fisica o non solo, ma di un'altra malattia molto peggiore: la bugia, la falsa testimonianza, il rinnegamento. Questa malattia di porterà, un giorno, a rinnegare, se non lo hai già fatto, anche i tuoi genitori.
Quante volte neghiamo la verità pur di salvare noi stessi e la nostra immagine, facciamo perire un altro con la semplice frase: "non lo conosco". Quanti giovani sono intrappolati in questa malattia, diabolica; il diavolo vuole incatenare la tua vita, ma ti dico che Gesù è venuto per darci la libertà totale, vuole darci una vita migliore, libera e sicura.
Se lo vuoi parla con Gesù, alza una preghiera con parole che escano dal tuo cuore e digli:
"Signore, salvami, arrendo la mia vita nelle tue mani, allontana da me questa malattia di menzogna e bugia. Oggi, Signore, fammi essere un tuo figliolo!"
Vedrai quello che Lui farà nella tua vita e nella tua casa, come ha fatto a Pietro!           
Dio ti benedica!


14/08/2012 ore 13,30                                 Evangelista Vincenzo Fasciano

1 commento:

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