A volte sembra che negare o
dire il falso sia difficile soprattutto per i cristiani. Quanti, così come
Pietro, si sentono forti, sono pronti a fare promesse, inconsapevoli di quello
che dicono, ma poi in un momento difficile vengono meno.
Cosa impediva a Pietro di dire
la verità? Poco prima aveva tagliato un orecchio ad una guardia per difendere
Gesù, ma subito dopo ha rinnegato il suo Maestro. Leggiamo infatti:
Pietro,
intanto, stava seduto fuori nel cortile e una serva gli si avvicinò, dicendo:
«Anche tu eri con Gesù il Galileo». Ma
egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so che cosa dici».
Come
fu uscito nell'atrio, un'altra lo vide e disse a coloro che erano là: «Anche costui
era con Gesù Nazareno». Ed egli negò
di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo».
Di
lì a poco, coloro che erano presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «Certo
anche tu sei di quelli, perché anche il tuo parlare ti fa riconoscere». Allora egli cominciò a imprecare e a
giurare: «Non conosco quell'uomo!»
In
quell'istante il gallo cantò. Pietro si
ricordò delle parole di Gesù che gli aveva dette: «Prima che il gallo canti, tu
mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.
Carissimi, l'uomo è portato a negare soprattutto quando si vede in
situazioni disperate, come in questo caso per il povero discepolo. Amici miei,
quando incominciammo a dire il falso non è facile smettere e passiamo a fasi
successive sempre più gravi: giurare e imprecare contro qualcuno per difenderci.
Carissimi, Dio non ci ha creato così.
Lui ci aveva fatto liberi da tutto, anche dal lavoro, ci aveva donato
un grande giardino solo per curarlo e goderci la vita che il nostro Signore ci
aveva dato. Ma noi abbiamo voluto cambiare la storia, si, noi abbiamo cambiato
il piano di Dio, lui si fidava di te e di me, ma non siamo stati capaci di
mantenere questa grande ricchezza. Ecco la disubbidienza della donna e
dell'uomo dove ci ha portato!
Ma vedete l’abilità dell'uomo, sin da allora Adamo cercava scuse:
"E’ stata la donna che tu mi hai messo a fianco…", per negare la sua
responsabilità, come Pietro quella notte: "non lo conosco", per non
rischiare l'arresto. Quando l'uomo fu chiamato da Dio scoprì di essere nudo,
quando il gallo cantò Pietro scopri che aveva rinnegato Gesù.
Voglio dirti che Gesù perdonò Pietro, perché lui si pentì veramente.
Il mio invito è, carissimi, dovunque voi siate e chiunque tu sia,
accetta Gesù nella tua vita perché lui ti libererà da qualunque paura che ti ha
costretto a vivere nella menzogna rinnegando le cose in cui tu credi. Ti prego,
non dire in cuor tuo che sono troppo peccatore e non posso essere salvato, ho
detto troppe bugie e non posso uscirne più, no, Gesù ha detto di essere venuto
per gli ammalati e non per i sani. Non stava parlando di una malattia fisica o
non solo, ma di un'altra malattia molto peggiore: la bugia, la falsa
testimonianza, il rinnegamento. Questa malattia di porterà, un giorno, a
rinnegare, se non lo hai già fatto, anche i tuoi genitori.
Quante volte neghiamo la verità pur di salvare noi stessi e la nostra
immagine, facciamo perire un altro con la semplice frase: "non lo
conosco". Quanti giovani sono intrappolati in questa malattia, diabolica;
il diavolo vuole incatenare la tua vita, ma ti dico che Gesù è venuto per darci
la libertà totale, vuole darci una vita migliore, libera e sicura.
Se lo vuoi parla con Gesù, alza una preghiera con parole che escano
dal tuo cuore e digli:
"Signore, salvami, arrendo la mia vita nelle
tue mani, allontana da me questa malattia di menzogna e bugia. Oggi, Signore,
fammi essere un tuo figliolo!"
Vedrai quello che Lui farà nella tua vita e nella tua casa, come ha
fatto a Pietro!
Dio ti benedica!
14/08/2012 ore 13,30 Evangelista
Vincenzo Fasciano
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