Vorrei
tanto che questo brano possa trovare spazio nel tuo cuore, perché quello che ti
consiglio oggi è di non mollare, amico mio. Credimi se ti dico
che capisco la tua sofferenza, non voglio usare frasi da copione, ma, per grazia di Dio, ho lavorato in una casa di
riposo e ho visto tanto sulla sofferenza! Certamente le malattie non sono tutte
uguali, ma la sofferenza si.
Carissimo,
io credo che oggi il Signore vuole asciugare le tue lacrime, Gesù sta vedendo
la tua sofferenza, così come la vedeva in tutti quegli zoppi, ciechi e
paralitici. Ma leggiamo:
Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata
in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran
numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano
l'agitarsi dell'acqua; perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua
in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era
guarito di qualunque malattia fosse colpito].
Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesù, vedutolo che
giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?»
L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa,
mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me».
Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». In quell'istante
quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
Tutti quei malati aspettavano
che venisse un angelo ad agitare l'acqua di questa vasca per ricevere un
miracolo. Oggi noi possiamo gridare di gioia perché non dobbiamo più aspettare
un angelo, oggi Gesù è vicino al tuo cuore e vuole entrare, vuole agitare il
tuo cuore e preparare il tuo corpo a ricevere la guarigione. Qualunque sia il
tuo male, Gesù può trasformare la tua angoscia in gioia, se tu credi.
Per Gesù non conta da quanto
tempo sei ammalato, da un anno o, come quest'uomo, da 38 anni. Questa mattina
Gesù ti sta guardando e lui sa da quanto tempo sei infermo. Voglio dirti che
per Gesù mille anni è come un giorno e un giorno come mille anni, quindi non
pensare che ormai è troppo tardi, Gesù non vive nel nostro tempo.
Lui ti
chiede, oggi: “ Vuoi essere guarito?”
Ti prego, per un attimo
dimentica la diagnosi del dottore o quello che ti hanno potuto dire,
sicuramente è tutto vero, ma io ti chiedo: cosa ti costa fare un altro piccolo
esame, ne hai fatti tanti, ma questo voglio farlo io con te. Io pregherò per te
e, se tu lo vuoi, prega anche tu con me, rivolgiti con semplicità a Gesù e
digli che vuoi essere guarito.
Lui ti darà la gioia della
guarigione proprio così come abbiamo letto nella Bibbia. Gesù, proprio in
questo momento, sta vicino a te, invoca il suo aiuto e tu vedrai cosa farà
nella tua vita. Gesù disse a paralitico: “Alzati!” Dirà lo stesso anche a te:
“Levati, prendi il tuo peso, la tua paura e cammina!”
Io non so da quanto tempo tu
sei malato o ti trovi nella paura e nella angoscia, ma ora è arrivato Gesù, ti
sta chiamando per nome e ti sta dicendo di alzarti, di uscire dal tuo lungo
torpore. Apri il tuo cuore al Signore e tu ascolterai la sua voce e avrai una
vita nuova, sana e felice. Credici!
Dio ti benedica!
19/06/2012 ore 16,00 Evangelista Vincenzo
Fasciano
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