La pigrizia
Va', pigro, alla
formica;
considera il suo fare e
diventa saggio!
Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né
padrone;
prepara il suo
nutrimento nell'estate
e immagazzina il suo
cibo al tempo della mietitura.
Fino a quando, o pigro,
te ne starai coricato?
Quando ti sveglierai
dal tuo sonno?
Dormire un po',
sonnecchiare un po',
incrociare un po' le
mani per riposare...
La tua povertà verrà
come un ladro,
la tua miseria, come un
uomo armato.
Il Signore ci aiuti ad essere operosi!
21/06/2012 ore 08,30 Evangelista Vincenzo
Fasciano
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